La fame e le ristrettezze legate alla crisi economica hanno rimesso in azione i ladri di galline. Sembra di essere ritornati ai tempi dell´immediato Dopoguerra, quando per arricchire il magro menù familiare, basato sul pane vecchio e polenta, si andava alla ricerca di qualcosa di gustoso da mettere sul piatto, saccheggiando i pollai del vicino e quelli in aperta campagna più difficilmente difendibili.
I ladri di pennuti sono tornati in azione, di notte, in via Bertorelle a Rosà. Hanno preso di mira un pollaio che si trova in una zona densamente abitata e che costeggia la strada. Delle diciotto galline, curate con grande amore dal proprietario, un artigiano che opera nella zona, nel recinto ne è rimasta solo una. Forse, il pennuto ha avuto il tempo di defilarsi nell´oscurità e sfuggire così ai ladri. Si tratta di esemplari di grande valore gastronomico, visto che erano alimentati con prodotti biologici, allevati sotto la cura di un veterinario. Al di là del danno subito, ha creato disappunto, il gesto che va a colpire una grande passione per il mondo animale. Recentemente, i ladri hanno si sono particolarmente accaniti nella zona di Cusinati. Si sono registrati furti in due abitazioni, nel cimitero sono stati portati via i pluviali della cappella che ospita gli ex parroci e non si contano i furti all´ecocentro di via Cà Diedo
L’Arena – 14 marzo 2013