La Regione potenzia i controlli anti corruzione. Nel corso della giunta di ieri il segretario generale della Programmazione Tiziano Baggio ha relazionato sui risultati ottenuti grazie alle procedure di controllo interno e trasparenza attivate dopo la nomina di Fabio Milocchi a riferimento dell’Autorità nazionale anti corruzione diretta da Raffaele Cantone.
Il report, segreto al punto che non ne è stata data copia neppure gli assessori, individua anche alcune criticità da risolvere, come la carenza di personale a disposizione dell’ufficio, al punto che è stato lo stesso governatore Luca Zaia a raccontare di aver dato il via libera allo spostamento di dipendenti da altri settori. «Siamo stati tra le prime Regioni ad individuare un responsabile anti corruzione d’intesa con Cantone – ha spiegato Zaia – e siamo pronti a fare del Veneto un laboratorio per sperimentare nuove e più penetranti forme di controllo. Penso ad un bollino di qualità, ad una sorta di certificazione che dia conto della regolarità delle nostre procedure. E questo anche per “liberare” il nostro potere di amministrare visto che la discrezionalità politica, già ridotta al lumicino da norme che imbrigliano le scelte tecniche, è messa continuamente in discussione da dubbi e sospetti di ogni tipo. Il rischio, sennò, è la paralisi dell’attività da parte degli amministratori stessi, come forma di autotutela di fronte a possibili inchieste».
Sempre nella giunta di ieri, Zaia ha presentato il piano 2015 di razionalizzazione delle società regionali. Sono stati riproposti alcuni obiettivi del passato, non realizzati a causa delle difficoltà del mercato (la soppressione di Immobiliare Marco Polo, Rovigo Expò, Edilizia Canalgrande, la dismissione della partecipazione in College Valmarana), è stata ribadita la necessità di contenere le spese a tutti i livelli (personale compreso), ed è stato stabilito di ridurre la quota in Veneto Nanotech sotto il 10%, pur mantenendola. Le controllate dovranno relazionare sui risultati entro il 28 febbraio 2016 . Quanto alle controllate indirette, l’obiettivo è di ridurle a 29, dopo che già ne soo state dismesse 10. Palazzo Balbi punta a liberarsi di altre 27 partecipazioni, 6 saranno liquidate mentre 7 sono già avviate verso il fallimento
Infine, il vice presidente Marino Zorzato ha relazionato sull’annosa querelle giudiziaria su Net Engineering. Preso atto che la vicenda non è destinata a chiudersi in fretta, la giunta ha deciso di creare un pool legale dedicato. (ma.bo.)
Il Corriere del Veneto – 8 aprile 2015