Nuovo delicato vertice nella notte a Palazzo Grazioli con il premier Silvio Berlusconi, presenti il segretario del Pdl Angelino Alfano e il sottosegretario Gianni Letta.
Nel corso della riunione si è fatto il punto della situazione dopo la defezione di Gabriella Carlucci, passata dal Pdl all’Udc e le eloquenti parole di Roberto Maroni che commentando l’addio della parlamentare ha detto che la maggioranza sembra non esserci più e se così fosse sarebbe meglio andare al voto piuttosto che «accanirsi» in questa situazione.
Vedi tutti » Sul tavolo dell’incontro, stando a fonti della maggioranza, le opzioni fin qui vagliate nel Pdl: affrontare l’Aula con rischio di veder certificata la dissoluzione della maggioranza, anticipare i tempi e salire al Quirinale; oppure chiedere al Parlamento di approvare le misure anticrisi promettendo però che una volta varato il pacchetto il premier andrà al Colle per dimettersi.
Roberto Maroni, ministro degli Interni, dà un ulteriore dispiacere a Silvio Berlusconi che ieri ha dovuto prendere atto di nuove defezioni tra le file del Pdl. Intervenendo nella trasmissione “Che tempo che fa” di Fabio Fazio, ha detto che “se ci sarà una maggioranza bene, se no ne prenderemo atto e a quel punto secondo me la strada è quella delle elezioni”. Spiega il ministro: “Il problema serio è dentro il Pdl, quindi o il Pdl riesce a ricompattare le fila oppure dovremo prendere atto che non c’è più la maggioranza, molto laicamente: in democrazia si vince e si perde”.
Poi aggiunge: “Le notizie di poco fa mi fanno pensare che la maggioranza non c’è più ed è inutile accanirsi. I problemi non vengono dalla Lega, le notizie sono di fughe dal Pdl: io ho grande stima e amicizia per Angelino Alfano e sono certo che lui si rende conto della gravità della situazione. Mi auguro ci sia una iniziativa per evitare di arrivare in Parlamento a fare la fine di Prodi”.
Le notizie a cui si riferisce Maroni sono il passaggio dell’onorevole Gabriella Carlucci dal Pdl all’Udc e l’intervento del senatore Beppe Pisanu, che per ora resta nel Pdl, all’assemblea del Terzo polo. Annuncia Carlucci con un comunicato: “Aderisco all’Udc, partito che fa parte del Ppe, perché spero che i moderati possano trovare nuove strade. Ritengo che un governo di larghe intese possa essere l’unica soluzione per salvare il paese”.
Pisanu, accolto dagli applausi della platea centrista riunita al Salone Tre fontane all’Eur, ribadisce la sua posizione favorevole alla formazione di un governo di responsabilità nazionale e fa capire che presto potrebbe aderire al progetto di Pier Ferdinando Casini, Gianfranco Fini e Francesco Rutelli “che va allargato agli scontenti del Pd e del Pdl”.
Ilsole24ore.com – 7 novembre 2011