Via a nuove norme per le nomine direttori generali, sanitari e amministrativi Asl. Lorenzin: “Albo unico nazionale, cambierà il modo di gestire la sanità nelle nostre regioni”
“Nella legge Madia, in cui c’è la norma sul nuovo metodo di selezione dei direttori generali, sanitari e amministrativi e credo che questo segni un passaggio veramente forte”. È quanto ha affermato oggi in una conferenza stampa il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.
“I decreti attuativi – ha precisato – saranno pronti entro fine settembre, per potere da subito istituire l’albo nazionale e procedere con i concorsi e una nuova metodologia di scelta dei direttori. Il provvedimento cambierà profondamente il modo di gestire sanità nelle nostre regioni, ci sarà una trasparenza dell’azione amministrativa e dei percorsi, una delle cose più necessarie nella gestione del servizio. A differenza di altri comparti abbiamo pochi manager che gestiscono tutto il sistema, e dobbiamo avere la capacità di selezionarli tendendo più verso la meritocrazia e le competenze scientifiche”.
Manager di Asl e ospedali-azienda, si cambia
Tutto dovrà avvenite con decreto delegato entro un anno dall’entrata in vigore della riforma Pa. Per i direttori generali arriva l’Albo (Elenco) nazionale, istituito presso il ministero della Salute e aggiornato ogni due anni, dopo una selezione unica nazionale preceduta da un avviso pubblico. All’elenco . a cui le Regioni potranno pescare per conferire gli incarichi nell’ambito di una rosa di candidati tra quanti manifestino interesse dopo l’avviso regionale. Nella verifica della triade si terrà conto del raggiungimento degli obiettivi sanitari e dell’equilibrio economico dell’azienda sanitaria, anche in relazione alla garanzia dei Lea e dei risultati del “programma Esiti” dell’Assr. In caso contrario potrà scattare la decadenza dall’incarico e il reinserimento nella graduatoria solo dopo una nuova selezione. Selezione per titoli anche per direttori amministrativi, effettuata da specifiche commissioni regionali per l’inserimento in elenchi regionali degli «idonei», da cui i Dg dovranno pescare per la scelta. Anche per loro vale la decadenza dall’incarico per manifesta violazione di leggi o regolamenti. O del principio di buon andamento e imparzialità.
4 agosto 2015