La messa in liquidazione dell’Ente strumentale alla Croce Rossa Italiana, a far data dal 1° gennaio 2018. E risorse per le strutture specializzate in trapianti pediatrici. Questo lo scarno pacchetto di misure inserito nel decreto fiscale che accompagna la legge di Bilancio approvato dal Consiglio dei ministri di oggi.
L’articolo 14 sulla Croce Rossa (prevede la messa in liquidazione dell’Ente strumentale alla Croce Rossa Italiana (Cri), a far data dal 1° gennaio 2018. La norma dispone che l’Ente strumentale individui innanzitutto i beni mobili e immobili da trasferire all’Associazione, in linea con il decreto 178 che nel 2012 aveva disciplinato la riorganizzazione della Cri. Definito anche il dettaglio sulla liquidazione, affidata a organi che restano in carica per tre anni, con la possibilità di un’ulteriore proroga di due anni.
Fondi anche per le strutture pediatriche di eccellenza (Articolo 16). Previa intesa Stato Regioni si vincola una quota del Fondo sanitario nazionale 2017 pari a 9 mln per strutture pubbliche e private da individuare con decreto del ministero della Salute, accreditate a livello nazionale e internazionale per innovatività nell’erogazione di cure pediatriche, in particolare trapianti di tipo allogenico. Vale a dire per trapianti non autologhi, ovvero da donatore familiare o da donatore incluso nel Registro internazionale (che contiene 13 mln di donatori di cui 400mila italiani, dati Centro nazionale Trapianti).
Depennato un articolo inizialmente previsto nella bozza in entrata al Consiglio dei ministri che prevedeva risorse (32,5 milioni di euro complessivi)- finalizzate a integrare la riduzione tariffaria dei Drg, in atto dal 2014, per tre ospedali di alta specialità: il pediatrico Bambino Gesù di Roma, la Fondazione Santa Lucia, tra le principali strutture riabilitative in Italia, e il Centro nazionale di adroterapia oncologica (Cnao) di Pavia.
Il Sole 24 Ore sanità – 15 ottobre 2017