Vicenza. Aspettativa al dipendente per la procreazione assistita
Procreazione assistita? Il dipendente che intende avvalersene ha diritto a 30 giorni di aspettativa. Svezia? Norvegia? Danimarca?
Macché: accade alla Manfrotto (del gruppo britannico Vitec) di Cassola (Vicenza) dove l’azienda ha siglato con la Fim Cisl di Belluno e di Vicenza un contratto integrativo quinquennale. «Un accordo coraggioso – secondo l’azienda – per superare le barriere dei contratti nazionali vigenti che bloccano l’innovazione e non permettono di promuovere il rilancio della produttività». Comunque sia, le novità sul welfare sono parecchie. Il sostegno a maternità e paternità comprende infatti, durante il periodo di allattamento, un monte di 40 ore in più rispetto a quello previsto per il periodo di maternità facoltativa (fino, cioè, al compimento dell’anno di vita del bambino); ma anche 30 giorni di aspettativa in caso di adozione; orario flessibile per due settimane e 10 ore di permesso per l’inserimento dei figli in asilo o scuola materna; e infine agevolazioni in caso di ricovero dei figli. «In realtà – afferma Marina Bernardi della Fim Cisl di Belluno (l’azienda ha 400 dipendenti nel Bellunese e 50 nel Vicentino) – l’impresa era già molto flessibile sugli orari; ma ora si è messo tutto nero su bianco». Del pacchetto fa parte anche l’assistenza fiscale di base e il «supporto all’integrazione culturale», che l’azienda spiega così: «Vale sia per i dipendenti stranieri in Italia che per quelli italiani in missione all’estero. Per ora, prevede soprattutto corsi di inglese». L’accordo, peraltro, secondo l’azienda, tende alla condivisione degli obiettivi e alla realizzazione di un sistema premiante meritocratico. Quanto a quest’ultimo, è previsto, per il quinquennio 2013-2017, un premio di risultato variabile, collegato a certi obiettivi (obiettivi di maggiore redditività, valore aggiunto, qualità, sicurezza sul lavoro e partecipazione al risultato) e a determinati parametri (indicatori di performance ma anche numero degli infortuni sul lavoro e altro). In sostanza, verranno premiati quei lavoratori che garantiranno produttività (da 40 a 320 euro annui a testa), qualità (80-200), redditività (50-300), presenza (300-320).
Corriere del Veneto – 27 giugno 2013