Intossicazione di massa nel fine settimana per un gruppo di amici: colpa delle uova che non erano fresche. Il gruppo di escursionisti si era ritrovato per la cena sociale in una sala di Polegge. Nella notte i primi malori, tre i ricoverati
La cena sociale del gruppo è finita in ospedale. Quasi tutti i commensali, infatti, sono state vittime di un’intossicazione, causata con ogni probabilità dall’utilizzo di uova crude non fresche, o non correttamente conservate. Risultato: malore di massa, con 36 persone che sono state costrette o a ricorrere al pronto soccorso o comunque alla guardia medica.
LA CENA. Venerdì sera, il Ges (Gruppo escursionisti vicentini) aveva organizzato una cena sociale fra soci, parenti e simpatizzanti per programmare le prossime attività e per risolvere in maniera amichevole una querelle che era scoppiata qualche tempo fa a causa di alcune spese. Per la cronaca il problema economico è stato risolto in pochi minuti: si trattava solo di un´incomprensione. Per questo la serata era stata piacevole e scherzosa. Vi avevano preso parte poco più di 40 persone, quasi tutti vicentini, ed alcuni amici padovani.
PIATTO FORTE. Per tradizione, il gruppo non era andato al ristorante ma aveva chiesto e ottenuto uno spazio in una struttura di Polegge: una grande sala e una cucina, dove alcuni appartenenti del gruppo avevano preparato da mangiare. Il menù prevedeva un piatto di bigoli alla carbonara, il piatto forte della serata preparato in loco, e quindi pane, salame e sottaceti per tutti. Infine, le torte fatte in casa da alcune mamma o da alcune escursioniste con la passione per la pasticceria.
LE UOVA. Se gli spaghetti per la carbonara erano stati acquistati al supermercato, il condimento era stato preparato a Polegge; come è poi emerso, uno dei soci del gruppo aveva portato un cestello di uova che gli era stato regalato dal padre, che ha un pollaio domestico con alcune galline. Gli escursionisti avevano scelto, fra le possibili ricette di carbonara, quella che prevede, una volta cotta la pasta, di rompere le uova crude sopra gli spaghetti e di mescolare. Una decisione che ha pesato su quanto accaduto successivamente.
I MALORI. Durante la nottata si sono registrati i primi malesseri. Vomito, diarrea e soprattutto forti dolori di stomaco hanno colpito per prime due bambine, di 4 e 6 anni, che l´indomani mattina sono state accompagnate dal pediatra. Si pensava ad un qualche virus; ma poi, con il passare delle ore, anche i loro genitori che avevano partecipato alla cena si sono sentiti male. Seguiti da altri amici e commensali. In parecchi hanno iniziato a telefonarsi, e si è compreso che probabilmente qualche pietanza della cena era avariata. Complessivamente, sono stati in 36 a sentirsi male. cioè quasi tutti quelli che si erano seduti a tavola. La maggior parte si è rivolta a pronto soccorso (non solo di Vicenza, ma anche delle zone di residenza), guardia medica o medico di base; qualcuno è andato in farmacia a prendere qualche medicinale per sistemare un po´ lo stomaco e alleviare i dolori.
SALMONELLOSI? Per tre persone i sintomi hanno insospettito i medici, che non hanno escluso che possano aver contratto la salmonellosi, una infezione causata da alcuni batteri che può essere contratta dall´uomo anche attraverso alcuni cibi, come le uova crude. Poichè il periodo di incubazione arriva fino a tre giorni, alcuni dei commensali sono rimasti in ospedale in osservazione. Per tutti gli altri, la prognosi è stata di qualche giorno. I problemi maggiori li hanno avuti Luigino e Ornella Parolin, Matteo Cracco, Angela Miotto, Lino, Marco Giorgio e Pierfrancesco Maistretto, Anna e Chiara Volpato, Lisa Tonellotto, Alberto Milan, Nicola Vesce, Anna Paola Scortegagna e il marito Nicolò Gonzato, e ancora la famiglia Schiavo. «La prossima cena? Riso in bianco».
Il Giornale di Vicenza – 15 gennaio 2013