Alessandri: «Più responsabilità per il personale che controlla». La pubblicazione opera a due mani di Gabriele Poli, veterinario del Servizio igiene degli alimenti di origine animale dell’Ulss berica, e di Luciano Boffo direttore dei servizi veterinari dell’azienda chioggiotta.
Va bene d´estate, ma in fondo è utile tutto l´anno. Il libro “Il mangiarbene. Guida al consumo dei molluschi marini. Cozze e vongole”, è una vera miniera di dati, informazioni, suggerimenti, con un´appendice di ricette da parte di quattro chef vicentini di rango, Danilo Baratto, Amedeo Sandri, Gianluca Tomasi e Ivo Zorzo. Tutto nell´ottica della salute da difendere soprattutto a tavola. Sotto la regia di due Ulss: la 6 di Vicenza e la 14 di Chioggia. La pubblicazione è, infatti, opera a due mani di Gabriele Poli, veterinario del Servizio igiene degli alimenti di origine animale dell´Ulss berica, e di Luciano Boffo direttore dei servizi veterinari dell´azienda chioggiotta.
Un manuale unico nel suo genere. Prima la filiera di cozze e vongole, dall´allevamento alla distribuzione, mettendo in evidenza i controlli sanitari, e poi a seguire una serie di consigli pratici, e, appunto, le proposte più che appetitose dei fidati ed esperti cuochi di casa nostra. La presentazione si è tenuta nell´auditorium dell´Istituto alberghiero San Gaetano. In “cattedra” alla “vernice”, oltre agli autori delle due Ulss alleate nel segno dei molluschi, il dg dell´Ulss Antonio Alessandri, il direttore sanitario Eugenio Fantuz e il direttore dell´istituto Paolo Faccin.
La guida fa parte della collana di testi e fogli divulgativi curata dal dipartimento di prevenzione dell´Ulss con l´intento di dare indicazioni sul “mangiar sicuro” e diffondere il più possibile corretti stili nutrizionali.
«Il benessere deve essere perfettamente allineato con ciò che si mangia». Lo dice anche il dg. Il libro fa capire pregi e problematiche dei molluschi marini, un prodotto sempre più richiesto e utilizzato, di cui però spesso restano oscure la provenienza, le modalità di conservazione e di consumo.
«Il pesce – spiega Alessandri – è entrato nelle consuetudini delle nostre tavole, per cui aumenta la responsabilità del personale dell´Ulss addetto ai controlli alimentari».
«Il consumo di cozze e vongole – conferma Poli – è aumentato moltissimo. Non è aumentata la conoscenza. Se il mare è inquinato le tossinfezioni sono in agguato. Ora non è più così. Cozze e vongole vengono allevate in acque controllate, ma chi le compra deve fare attenzione: per essere sicure devono restare vive e vitali, perché se muoiono rilasciano un liquido batterico».
Il Giornale di Vicenza – 22 luglio 2012