Il rottweiler sfugge alla padrona che lo stava tenendo per il guinzaglio, durante la passeggiata, e finisce per aggredire ed azzannare una giovane mamma con in braccio il suo bambino, di appena un anno e un mese. Finiti entrambi in ospedale, con conseguenze serie, soprattutto per il piccolo, per il quale i medici non hanno ancora sciolto la prognosi.
Circostanze, queste, che hanno fatto scattare la denuncia e che hanno portato la procura ad indagare la donna che in quel momento aveva il controllo del cane: la signora, mamma del padrone dell’animale, dovrà rispondere infatti di omessa custodia e pure di lesioni.
Stando a quanto è stato ricostruito l’animale quel giorno per strada a Castelgomberto è scappato alla signora ed è schizzato via come una furia, per saltare addosso alla giovane donna a passeggio, con una potenza tale da farle perdere l’equilibrio e cadere a terra. Lei, di ventidue anni, e il suo primogenito che stringeva tra le braccia.
Il cane si è accanito prima contro il bebè, puntando i denti contro le gambette, ma la mamma si è subito posta a difesa e ha offerto il suo braccio destro, facendosi mordere, riuscendo così a tutelare la sua creatura. Attimi di grande terrore, che la donna non scorderà mai.
Una terribile esperienza quella che la ventiduenne è stata costretta a vivere il 5 ottobre scorso a Castelgomberto. Una passeggiata con il suo piccolo alla luce del sole, in strada, che si è trasformata in un incubo. In qualcosa di inaspettato. Un’aggressione che avrebbe avuto conseguenze peggiori se non fosse stato per un ragazzo della zona che passava casualmente per quella via e che, notando il cane che si accaniva su mamma e piccolo, ha visto bene di distoglierlo, di attirare la sua attenzione per farlo andare su di lui.
Come ci sia riuscito non è dato sapere, ma pare che avesse già visto e avuto contatti con il cane e che quindi sia stato in grado di farsi ascoltare. Cosa che la padrona non era riuscita ad ottenere. Anche se in realtà non si tratta proprio della padrona, ma della madre dell’uomo a cui è intestato il cane. Eppure quel 5 ottobre aveva lei in custodia «Black», questo il nome del cane.
Era uscita con l’animale in passeggiata senza guinzaglio, senza preoccuparsi nemmeno di mettergli la museruola. Lo teneva per il collare, pur sapendo che l’animale è dotato di forza. Che può scattare all’improvviso e fuggire via. Di certo lo ha imparato ad inizio mese, quando non è riuscita a fermare l’animale del figlio mentre azzannava la sconosciuta che camminava tranquilla per strada. Lei, e il suo primogenito.
Un’aggressione violenta che li ha portati entrambi al pronto soccorso. Ad accompagnarli è stata un’amica della vittima. Una corsa in ospedale con un braccio sanguinante e il piccolo che piangeva dal male. Sottoposto ad accurati controlli da parte dei pediatri, gli è stata riscontrata la frattura della tibia, e pure lesioni dovute ai morsi ricevuti. Al momento per il bambino non è ancora stata sciolta la prognosi: ha ancora le gambette fasciate e i medici stanno ancora valutando lo stato di salute degli arti. Quanto alla donna, le conseguenze sono limitate al braccio destro, preso a morsi, senza considerare poi la caduta violenta, a terra, spinta dalla potenza dell’animale.
B.C. – Il Corriere del Veneto – 25 ottobre 2015