Tre cani rinchiusi in pochissimi metri quadrati di scoperto, tenuti in pessime condizioni igieniche, magri a tal punto da riuscire a contare le costole. Nei guai è finita la proprietaria, una ventunenne residente a Villorba: la ragazza è stata denunciata dalla polizia locale per maltrattamento di animali e per minacce e oltraggio a pubblico ufficiale.
Non solo: il segugio e i due meticci di piccola taglia sono stati posti sotto sequestro. Il blitz da parte degli agenti coordinati dal comandante Riccardo Sutto assieme al personale del Servizio veterinario dell’Usl 9 è scattato nei giorni scorsi per un caso a dir poco fortuito. Uno dei cani, infatti, era scappato di casa e poco dopo era stato ritrovato e consegnato al personale dell’azienda sanitaria che, attraverso la lettura del microchip e la comparazione con l’anagrafe canina, era riuscito a risalire alla proprietaria, ossia la ventunenne. Quando gli agenti hanno suonato al campanello della casa di Villorba dove la donna vive con il compagno e un bimbo piccolo, si sono trovati dinnanzi la situazione di totale degrado nella gestione dei tre cani. Erano magrissimi, segno evidente che negli ultimi tempi la loro ciotola dovesse essere stata ben poco piena, vivevano nello sporcizia e nella puzza, in un cortile piccolissimo e non assolutamente adeguato alle esigenze minime dei cani di qualsiasi taglia. Peraltro sembra che fossero già arrivate sul tavolo delle autorità alcune segnalazioni da parte dei cittadini relative alle pessime condizioni in cui la ragazza teneva i propri cani. Il controllo scattato in seguito alla riconsegna di uno degli animali, l’altro giorno, ha segnato il punto di non ritorno. Gli agenti della polizia locale e il personale del Servizio veterinario dell’Usl hanno capito che non c’era tempo da perdere: gli animali avrebbero rischiato una brutta fine. È così scattata la procedura per il sequestro penale delle bestiole, ma non tutto è filato liscio. Quando infatti le forze dell’ordine hanno comunicato alla proprietaria la decisione di portarle via i cani, lei ha inveito contro gli agenti e li ha minacciati, cercando di opporsi al sequestro delle bestiole. Proprio per questo a carico della donna non è scattata solamente la denuncia per maltrattamento di animali, ma anche per minacce e oltraggio a pubblico ufficiale: dovrà rispondere di queste accuse davanti al giudice. Il segugio e i due meticci, nel frattempo, sono stati affidati alle cure del Servizio veterinario dell’Usl 9: il personale dell’azienda sanitaria si è subito prodigato a rifocillare le bestiole e a garantire loro una sistemazione temporanea adeguata al canile sanitario di Ponzano, in attesa dei prossimi sviluppi sulla vicenda che vede protagonista la loro padrona
La Tribuna di Treviso – 29 agosto 2014