Dal 1 gennaio 2007 al 20 aprile 2016, la trasmissione del virus Zika è stata documentata in 66 paesi e territori. Trasmissione attraverso la puntura di zanzara. Dal 2015 42 paesi stanno sperimentando un primo focolaio di virus Zika, in assenza di precedente circolazione del virus, trasmesso tramite zanzare. 17 paesi hanno segnalato la trasmissione del virus Zika prima del 2015, in presenza o meno di trasmissione in corso, o dal 2015 hanno segnalato un focolaio che è stato estinto.
Trasmissione da persona a persona
Otto paesi hanno attualmente segnalato la trasmissione da persona a persona del virus Zika, non causata dalla trasmissione tramite puntura di zanzara (Argentina, Cile, Francia, Italia, Nuova Zelanda, Perù, Portogallo e Stati Uniti d’America).
Nella settimana del 20 aprile, nessun ulteriore paese ha segnalato la trasmissione del virus Zika tramite zanzare. Il Perù e il Portogallo sono gli ultimi paesi ad aver segnalato la trasmissione da persona a persona.
La microcefalia e altre malformazioni fetali potenzialmente associate con l’infezione da virus Zika o indicative di infezione congenita sono state segnalate in sei paesi (Brasile, Capo Verde, Colombia, Polinesia Francese, Martinica e Panama). Due casi addizionali, ognuno associato ad un soggiorno in Brasile, sono stati rilevati in Slovenia e negli Stati Uniti d’America. Un ulteriore caso, collegato a un breve soggiorno in Messico, Guatemala e Belize, è stato scoperto in una donna in gravidanza negli Stati Uniti d’America.
Nel contesto della circolazione del virus Zika, 13 paesi e territori in tutto il mondo hanno segnalato un aumento dell’incidenza della sindrome di Guillain-Barré (SGB) e/o la conferma di laboratorio dell’infezione da virus Zika fra i casi di GBS.
Sulla base delle crescenti evidenze scientifiche, esiste consenso scientifico che il virus Zika sia una causa di microcefalia e GBS.
La strategia globale di prevenzione e controllo lanciata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come Risposta Strategica Quadro include attività di sorveglianza e risposta e attività di ricerca.
Fonte Ministero salute – 2 maggio 2016