E’ senza dubbio la più grande operazione contro la vendita e la somministrazione di farmaci del mercato clandestino a vitelli e maiali per gonfiarli. La Procura di Mantova sta indagando per adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari 65 tra veterinari, farmacisti, allevatori e grossisti, quasi tutti mantovani e dei quali per il momento non sono stati resi noti i nomi. La base operativa del traffico era Pegognaga
Un traffico illecito di farmaci veterinari distribuiti al mercato clandestino e destinati a gonfiare vitelli e maiali. Maxi operazione questa mattina del corpo Forestale di Mantova e Reggio Emilia, coordinata dalla procura di Mantova, con perquisizioni e sequestri di farmaci e documentazione in vari paesi della provincia e anche fuori.
Le persone indagate sono 65: veterinari, grossisti, allevatori, farmacisti, di cui per il momento non sono stati resi noti i nomi nè le iniziali. L’accusa va dall’adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari, al maltrattamento di animali, dall’associazione a delinquere alla violazione della normativa finanziaria e tributaria. A quanto risulta dalle indagini la base operativa del traffico era a Pegognaga. Ma alcuni indagati risiedono anche in città, a Suzzara, Motteggiana, Gonzaga e nel Reggiano, a Reggiolo, Poviglio, Gattatico, Rubiera, in provincia di Parma, Padova e a San Marino.
I farmaci veterinai erano oggetto di finte vendite all’estero ma in realtà restavano in Italia, venivano nascosti e poi smerciati.
Sequestri e controlli anche a Padova
Animali da allevamento «gonfiati» con ormoni e altri farmaci. Il corpo forestale di Mantova e Reggio Emilia ha eseguito ieri 14 perquisizioni nel Padovano. I controlli sono la conclusione di un’inchiesta che ha portato alla scoperta di un traffico clandestino di medicinali ad uso veterinario e umano, oltre ad ormoni, che sarebbero stati impiegati per gonfiare vitelli e maiali in molti allevamenti del nord Italia. Secondo le accuse, gli indagati fingevano di vendere all’estero i medicinali proibiti che, invece, restavano in Italia e venivano smerciati illegalmente. Gli stessi prodotti venivano poi impiegati sugli animali da allevamento, per alterarne il peso (con pericolo per la salute dei consumatori). Le ipotesi di reato vanno dall’adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari, al maltrattamento di animali, quindi dall’associazione a delinquere alle violazioni della normativa finanziaria e tributaria. Sono 65 le persone, per il momento, indagate tra Mantova, Padova, Reggio Emilia e la Repubblica di San Marino. Nel Padovano, il personale della forestale ha sequestrato medicinali, documentazione e timbri di certificazione in sei tra aziende zootecniche e grossisti di settore: non poco, considerando come, in tutto, l’indagine abbia portato a 26 ordini di sequestro. Circa cento le perquisizioni tra Veneto, Emilia, Lombardia, Piemonte, Liguria, Campania e Sardegna. Sequestrati farmaci, tra cui ormoni per la crescita anche ad uso umano, per un milione di euro.
La Gazzetta di Mantova e il Corriere del Veneto – 7 giugno 2013