Tra i circa venti vitelli trasportati da un autocarro lungo la Transpolesana, venerdì pomeriggio gli agenti della Polstrada ne hanno scoperto uno morto sdraiato su un fianco. Il macabro ritrovamento è stato fatto dai poliziotti della Polstrada durante il controllo di un autocarro di una ditta italiana adibito al trasporto di animali vivi all’altezza di Badia e diretto verso un allevamento polesano per la consegna.
Durante l’ispezione, gli agenti hanno notato che un vitello non dava alcun segno di vita. E’ stato richiesto l’intervento del servizio veterinario dell’Usl 18 che, dopo aver constatato il decesso, ha disposto il sequestro del bovino per appurare le cause della morte. Al trasportatore, che era partito dalla Francia a pieno carico, sono state contestate le violazioni delle disposizioni relative al benessere degli animali in fase di trasporto. La sanzione prevista può arrivare fino a 6.000 euro. Il camionista, poi, è stato indagato in stato di libertà per aver omesso di avvisare il servizio veterinario. L’ipotesi di reato al vaglio della Procura rodigina, piuttosto grave, è quella di uccisione di animali. L’ attività di controllo della Polstrada nei confronti della filiera del trasporto di animali vivi risponde a un’esigenza prescritta dall’Unione Europea che, già dal 2005, ha tracciato delle linee guida in materia. Il regolamento è entrato in vigore in Italia nel gennaio 2007 e contiene le regole da rispettare per ridurre al minimo lo stress a cui sono sottoposti gli animali – riconosciuti nel trattato di Lisbona come esseri dotati di sensi e sensibilità – e per evitare ricadute negative sulla salute dei consumatori.
Il Corriere del Veneto – 23 febbraio 2014