Dopo quanto avvenuto in Alto Polesine soprattutto nel 2016 ma anche nella vicina Adria e recentemente a Porto Viro, quest’anno, a distanza di circa una quindicina di giorni si è verificato un secondo caso di infezione da virus West Nile a Taglio di Po. Questa volta ad essere infettata è un’anziana di 89 anni. Un comunicato stampa dell’Ulss 5 di Rovigo, informa che si tratta del quinto caso e che la paziente, residente a Taglio di Po, è affidata alle cure dell’unità operativa di malattie infettive: che ha sviluppato la forma neuroinvasiva del virus e le sue condizioni sono stazionarie. Allo stesso tempo l’Ulss 5 informa che ieri ha immediatamente previsto un intervento di disinfestazione d’emergenza nel comune di residenza della paziente.
L’Ulss 5, come previsto dai protocolli della Regione Veneto ha provveduto alla disinfestazione della zona di residenza della persona contagiata, con trattamenti anti larve. Il sindaco, Francesco Siviero, è stato informato dal comandante della Polizia locale, Maurizio Finessi, del problema ed è in stretto contatto con l’Ulss 5 si è detto «attento nel verificare la situazione, senza creare nessun allarmismo tra le persone».
Si tratta della quinta persona contagiata in Polesine quest’anno dal virus West Nile. E il conto sale a sei se si considera l’uomo di Solesino che, nelle scorse settimane, è stato assistito dalle strutture dell’ospedale di Rovigo.
Gli insetti sono veicolo della patologia che tende a colpire persone già debilitate da altre malattie o dall’età avanzata. Nel 2016 il West Nile aveva colpito due persone in Alto Polesine, entrambe ultraottoantenni e in precarie condizioni di salute, cui si sono sommati quattro casi di febbre, attribuibile a un contagio in forma leggera.
30 settembre 2017