Tre nuovi casi di infezione da virus «West Nile» in alto Polesine, e un quarto in attesa di conferma ufficiale. Lo comunica l’Usl 18, specificando che si tratta di un casi meno gravi rispetto a quello dei primi agosto, quando un anziano di 71 anni di Giacciano con Baruchella fu ricoverato al reparto di Rianimazione dell’ospedale di Rovigo. I tre pazienti a cui è stata diagnosticata la malattia hanno sofferto soltanto di sintomi simili a quelli influenzali, con febbre, dolori muscolari, stanchezza cronica (astenia). Si tratta di due donne e di un uomo tutti già afflitti da malattie debilitanti, e di età superiore ai 50 anni. Il quarto caso di positività al virus, in attesa di conferma, riguarda una donna.
Invece il pensionato di Giacciano, oltre a essere entrato brevemente in coma, presentava una polmonite e una febbre superiore ai 38 gradi. Peraltro, l’anziano non è mai stato in pericolo di vita per questo virus che, trasmesso dalle punture di zanzara, può sfociare in patologie potenzialmente letali, come l’encefalite, e per il quale non c’è vaccino.
Il direttore generale dell’Uls 18, Arturo Orsini, spiega che «stanno continuando nel territorio le disinfestazioni di zanzare adulte e larve secondo le indicazioni regionali e ministeriali». Poi, i consigli ai residenti: «Data la vastità della diffusione del vettore e del virus, si raccomanda – dichiara – di adottare i comportamenti di protezione individuale, già suggeriti nel passato: zanzariere alle finestre, retine di protezione antinsetti, usare repellenti cutanei, spruzzare insetticidi nelle stanze di soggiorno o usare diffusori a corrente elettrica, non lasciare raccolte d’acqua dove si possono riprodurre le zanzare».
Attualmente sono operativi in Polesine sei centri di monitoraggio della diffusione del virus «West Nile». Sono in pratica costituiti da «trappole» che intercettano le zanzare che vengono poi campionate dal servizio zooprofilattico per capire se e in quale area vi siano focolai. In una nota ufficiale, l’assessorato regionale alla Sanità afferma che «la misura di prevenzione più importante rimane la protezione individuale, alcune indicazioni consigliate sono: indossare preferibilmente pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto, evitare l’uso di abiti scuri, profumi e dopobarba perché attraggono le zanzare; applicare lozioni repellenti sulle parti del corpo scoperte per tenere lontane le zanzare; gli insetto-repellenti non devono essere polverizzati sul viso, né applicati sugli occhi, le labbra e le zone delicate; svuotare frequentemente i sottovasi di fiori o altri contenitori dall’acqua stagnante».
La cosiddetta «West Nile disease» (Wnd) è una malattia virale trasmessa da zanzare. A oggi il virus è largamente diffuso in Africa, sud Europa, Russia, Medio Oriente, India, Australia e Nord America. Nell’ottobre 2008 ha fatto la sua comparsa per la prima volta in alto Polesine. Cinque anni fa, durante alcuni controlli di routine, i veterinari dell’azienda sociosanitaria trovarono positiva al virus una cavalla dei 47 allora presenti in un maneggio di Trecenta.
Antonio Andreotti – Corriere del Veneto – 21 agosto 2013