L’efficacia dell’ordinanza del Ministro che dispone norme sanitarie in materia di encefalomielite equina di tipo West Nile (West Nile Disease) e attività di sorveglianza sul territorio nazionale della salute è prorogata fino al 31 dicembre 2019. Il Ministero della Salute ha ritenuto necessario e urgente confermare tutte le misure in essere. Le attività di sorveglianza veterinaria sono infatti indispensabili per garantire l’attuazione delle misure di prevenzione che interessano l’uomo stante il carattere zoonotico della malattia.
Il 2018 è stato un anno di intensa e precoce circolazione virale. Nel corso dell’anno, in Italia, sono stati segnalati 577 casi umani confermati di infezione (Regioni Lombardia, Piemonte, Sardegna, Emilia Romagna, Veneto e Friuli-Venezia Giulia), 230 dei quali con sintomi neuro invasivi di cui 42 deceduti. Le attività di sorveglianza delle febbri virali estive hanno consentito di confermare 279 casi di febbre da WNV e di identificare il WNV nel sangue di 68 donatori.
Il Centro di referenza nazionale per lo studio delle malattie esotiche (CESME) ha confermato la circolazione del virus West Nile sul territorio nazionale di:
-142 focolai negli equidi delle Regioni Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Lazio, Sardegna, Piemonte, Emilia Romagna, Basilicata e Puglia;
-178 positività in organi di uccelli stanziali appartenenti a specie bersaglio nelle Regioni Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Sardegna e Veneto
– in organi di 98 uccelli selvatici trovati morti nelle regioni Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Sardegna e Veneto;
-positività in 418 pool di zanzare, distribuiti nelle Regioni Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Sardegna e Veneto.
Proroga dell’ordinanza 4 agosto 2011 e successive modificazioni, recante: «Norme sanitarie in materia di encefalomielite equina di tipo West Nile (West Nile Disease) e attivita’ di sorveglianza sul territorio nazionale». (18A08458) (GU Serie Generale n.302 del 31-12-2018)