A seguito del riscontro di un pool di zanzare positive al West Nile Virus a Ceneselli (Ro), confermato dall’Istituto zooprofilattico delle Venezie, la struttura regionale di coordinamento per le attività trasfusionali del Veneto (Crat) ha disposto l’introduzione del test Nat per West Nile Virus sulle donazioni di sangue ed emocomponenti effettuate nella provincia di Rovigo. Il Centro nazionale sangue, con una circolare del 22 luglio ha conseguentemente disposto l’applicazione del provvedimento di esclusione temporanea per 28 giorni dei donatori che abbiano soggiornato anche solo per una notte nella provincia di Rovigo. In Alto Polesine sono stati individuati focolai di West Nile. Nella zona tra Lendinara, Occhiobello e Badia Polesine, a Ceneselli, infatti è stata riscontrata la presenza di ceppi di zanzare infettate dal virus che, attraverso punture e sangue di zanzare, può essere anche trasmesso alle persone. L’Ulss 18 ha parlato di una «rilevazione di pool di zanzare infette, isolate in Alto Polesine».
Le Usl 18 e 19 hanno già attivato tutte le misure di prevenzione previste, soprattutto nella gestione delle attività trasfusionali e di trapianto con accurati test sulle donazioni di sangue, organi, cordone ombelicale, tessuti. «Come ogni anno – spiega il dottor Francesco Chiavilli, direttore provinciale della Medicina trasfusionale – il Centro regionale per le attività trasfusionali ha comunicato la notizia al Centro nazionale sangue e, immediatamente, sono state attuate le misure previste per garantire la sicurezza del sangue e dei trapianti. Tutte le donazioni di sangue vengono sottoposte anche al test per il virus West Nile, fino al 30 novembre prossimo».
La precauzione, dunque, viene adottata per tutto il periodo di presenza delle zanzare, in particolare delle «Culex», che sarebbero ritenute vettore della malattia. Il virus normalmente non crea problemi particolari nelle persone sane cui, al massimo, provocherebbe una piccola influenza. Possono esserci problemi più seri, invece, per gli anziani, magari già colpiti da patologie che abbiano compromesso il sistema immunitario. Nei casi più gravi, si potrebbero manifestare patologie neurologiche, potenzialmente letali.
In ogni modo, la situazione in Polesine pare sotto controllo. Negli anni passati i casi di infezione sono stati sporadici, se non addirittura assenti come nel 2014. Ma nel 2015 un caso umano aveva avuto esito letale.
I sanitari hanno invitato comunque alla calma, sottolineando il lavoro di prevenzione contro il virus. «Su tutto il territorio della provincia ci sono trappole per le zanzare e l’Istituto zooprofilattico si occupa delle analisi – ha rassicurato Antonio Compostella, direttore generale dell’Ulss – In questi casi si attivano i sistemi di allerta per i sindaci affinchè intensifichino le attività di disinfestazione, mentre la nostra azienda aumenta il monitoraggio, specie sul sangue».
Oltre al virus West Nile massima attenzione al virus Zika, trasmesso dalla zanzara tigre, che può dare problemi alle donne in gravidanza, e al bimbo che portano in grembo. Consigli utili per la prevenzione nei materiali della campagna #solesolegirasole, preparati dalle Usl per affrontare la calura estiva. I materiali sono in distribuzione nelle farmacie, negli studi medici di base, nelle associazioni di volontariato, oltre che nelle sedi delle due aziende socio sanitarie.
26 luglio 2016