di Luca Fiorin. Allevamentidi equini sotto osservazione da martedì primo luglio anche nel Veronese nell’ambito del piano di sorveglianza regionale della West Nile. Malattia che è presente in Veneto dal 2008 e che è oggetto di particolare attenzione in considerazione del fatto che si trasferisce daglianimaliall’uomo, trasmessa dai cavalli per mezzo delle zanzare, che fungono da vettore. Si tratta di un virus originario dell’Africa ma che in Veneto è ormai endemico e che provoca infezioni che possono avere gravi conseguenze, sia per gli animali che per gli uomini.
In attesa dell’emanazione di un piano di sorveglianza nazionale, ora il responsabile della Sezione veterinaria regionale Giorgio Cester ha disposto un’azione di controllo che verrà effettuata in 85 allevamenti in tutta la Regione.
In particolare in quelli presentinelle areein cui, in seguito ai controlli effettuati nel 2013, èstata riscontrata la presenza del virus, sia nellezanzare, che nei cavalli che nell’uomo. Per quanto riguarda il Veronese l’area maggiormente critica è quella che si trova a Ovest e Sud, al confine con la provincia diMantova.Perquesto nell’elenco delle 11 Asl che effettueranno i controlli figurano la 21, Legnago, e la 22, Bussolengo. I controlli verranno effettuati per i quattro mesi in cui c’è lamaggior diffusione del virus, sino a ottobre, e saranno ripetuti a cadenza fissa, ma su animali scelti casualmente, negli allevamenti. Laricerca del virus West Nile verrà fatta anche nei macelli.•
L’Arena – 1 luglio 2014