Si chiude definitivamente l’era del direttore Vincenzo Caporale alla guida dell’istituto zooprofilattico dell’Abruzzo e del Molise. A stabilirlo è stata una sentenza del Tribunale che ha rigettato il ricorso con il quale lo stesso Caporale contestava il proprio pensionamento, avvenuto per il raggiungimento sia dei termini di età che di anni di contribuzione. La richiesta di reintegro dallo stato di pensionamento avanzata da Caporale è stata dunque respinta dal giudice per il lavoro Luigi Santini e l’ex direttore sarà anche costretto al pagamento delle spese processuali. La sentenza sembra togliere ogni dubbio sul fatto che, d’ora in avanti, la struttura sarà destinata a cambiare definitivamente guida.
La notizia potrebbe portare ad un rasserenamento del clima difficile vissuto all’interno dell’istituto dopo il pensionamento di Caporale. Situazione che ha visto fronteggiarsi in una sorta di guerra fredda la nuova direttrice facente funzione Rossella Lelli (moglie di Caporale) e il commissario straordinario Lucio Verticelli. Uno degli atti al centro dello scontro è stata la scelta della dirigente di nominare un segretario generale in contrapposizione a quello appena nominato dallo stesso commissario. La situazione e il rischio di una paralisi amministrativa della struttura ha portato il commissario Verticelli ad emettere addirittura un provvedimento interdittivo nei confronti della stessa Lelli per costringerla a tornare sui suoi passi. Solo la legge di riordino dell’istituto, che la Regione non approva, può salvare l’Izs.
Intanto la sentenza del giudice che, evidentemente, ritiene che l’Izs non abbia violato alcuna legge disponendo da novembre la messa a riposo di Caporale. Una messa a riposo che lo stesso non aveva affatto gradito tanto da contestarla in tribunale proponendo ricorso d’urgenza, nel tentativo di tornare in possesso del proprio ruolo.
Sul pensionamento dell’ex direttore Verticelli spiega: «La decisione, nonostante sia stata adottata perché imposta dalla legge e anzi solo dopo aver inutilmente ricercata ogni alternativa possibile, non è stata “accettata” di buon grado dal professor Caporale, il quale dapprima – nei giorni immediatamente successivi al collocamento a riposo – l’ha ignorata, continuando a frequentare l’Istituto; successivamente impugnando il provvedimento dinanzi al giudice del lavoro (come suo diritto, naturalmente)». E aggiunge: «Il professor Caporale, come è noto, è figura di spicco nel mondo scientifico e negli ultimi vent’anni ha rappresentato la vera e propria “anima” propulsiva dell’Istituto, che ha raggiunto – soprattutto grazie a lui – prestigiosi riconoscimenti nazionali ed internazionali. Avendo tuttavia raggiunto il sessantacinquesimo anno di età ed i quarant’anni di servizio effettivo, l’Istituto è stato costretto a disporre il suo collocamento a riposo a far data dal 1° novembre 2011».
Contro quella decisione, il ricorso ora rigettato dal giudice. «Una decisione che conferma come l’operato mio, e in generale dei vertici dell’Izs, in questa vicenda, sia stato assolutamente in sintonia con le previsioni della legge» è il primo commento del commissario Verticelli, che evita con grande attenzione di vestire questa vicenda con connotazioni di carattere personale. «Nessun sentimento personale, né positivo né negativo – precisa – io sono il commissario dell’Izs e devo agire seguendo le leggi, per il bene dell’Izs, il giudice ha confermato che in questa vicenda l’Istituto non ha assunto decisioni sbagliate, tutto qui».
Adesso, volendo, Caporale potrà presentare ricorso. Nell’attesa, davanti al titolo di “direttore dell’Izs” dovrà continuare a scrivere “ex”.
29 gennaio 2012
*notizia tratta dal Centro e dalla Città di Teramo