Altri due pazienti – ha quindi riferito Zaia – sono in valutazione per la variante indiana, ma non risiedono a Bassano. Per quanto riguarda i due casigià accertati, Zaia ha reso noto che “si tratta di cittadini indiani, rientrati dall’India. Sono in isolamento fiduciario a casa. La conferma è giunta dall’Istituto Zooprofilattico del Veneto. I tamponi sono stati processati oggi “. “Stiamo gestendo la questione senza allarmismi – ha concluso – la variante c’è, ci è stata comunicata, vogliamo farlo senza ansia”.
La situazione in India è fuori controllo, secondo le autorità sanitarie. Per ora i casi scoperti in Europa sono pochi e quella modifica del coronavirus è considerata “under investigation”, cioè deve essere approfondita. La variante indiana ha una duplice mutazione della proteina spike e al momento non ci sono evidenze che sia più infettiva o capace di sfuggire ai vaccini.
Al ministero alla Salute si studia la situazione e il ministro Roberto Speranza ha firmato una ordinanza che vieta l’ingresso nel nostro Paese a chi è stato in India negli ultimi 14 giorni. Per gli ingressi precedenti al provvedimento c’è l’obbligo di sottoporsi a tampone. Ora è la variante indiana del virus a fare paura: nuova ordinanza del ministro della Salute. I residenti in Italia potranno rientrare con tampone in partenza e all’arrivo e con obbligo di quarantena.