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Chi matura quota 100 entro il 2021 può andare in pensione anche dopo. Tfs statali: rimborso di prestito bancario e interessi con la liquidazione residua
Ai blocchi di partenza per “quota 100”, ovvero la possibilità che si apre da qui alla fine del 2021 di andare in pensione con 38 anni di contributi e 62 anni di età, ci sono circa 290mila lavoratori. Che sono i candidati a un assegno lordo medio che oscilla tra i 28mila euro dei dipendenti […]
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Pensioni. Cumulo dei periodi assicurativi, una nuova circolare dell’Inps fornisce ulteriori chiarimenti su calcolo e requisiti
L’INPS, con la circolare n. 103 del 2017, fornisce ulteriori chiarimenti riguardo la possibilità, per i lavoratori iscritti all’assicurazione generale obbligatoria, di cumulare i periodi assicurativi non coincidenti posseduti in diverse forme di gestione previdenziale. Con la circolare n. 103 del 23 giugno 2017, l’INPS interviene per fornire ulteriori chiarimenti riguardo la facoltà, per gli […]
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Professionisti. Il welfare punta sui giovani. Sconti, polizze e prestiti per attirare gli under 35. Veterinari, esoneri per un anno, asili nido e baby sitter
Taglio dei contributi, prestiti agevolati, borse di studio, bonus bebè. Le Casse di previdenza corrono ai ripari di fronte alla fuga sempre più marcata dei giovani dalle professioni, con interventi di welfare “integrato” mirati sulla generazione under 35, che rappresenta ormai una fetta ridotta – circa il 15% – del milione e mezzo di iscritti […]
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Nuovo cumulo, avvio parziale. Dall’Inps i primi chiarimenti. Rimangono da definire le indicazioni per le Casse dei professionisti
Arrivano dall’Inps i primi chiarimenti alle novità apportate dalla legge di bilancio (232/2016) al cumulo dei contributi. Tuttavia la circolare 60/2017 del 16 marzo rinvia a successivi chiarimenti per le problematiche connesse all’estensione alle Casse dei libero professionisti, le cui eventuali domande inviate all’Inps non saranno rigettate ma tenute in attesa di istruzioni. Il cumulo può […]
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Pensioni, caccia all’anticipo aspettando il debutto dell’Ape. Dal cumulo ai riscatti le alternative per lasciare il lavoro
Settimana cruciale per le nuove regole sulle pensioni: oggi Governo e sindacati avranno un primo confronto sull’attuazione dell’«Ape» e giovedì torneranno a vedersi per discutere della fase 2 della riforma. Intanto sono già disponibili alcuni percorsi per anticipare l’uscita o per incrementare il “patrimonio” contributivo, come l’opzione donna o il cumulo gratuito tra più gestioni. […]
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Pensioni. Consulta: è illegittimo l’obbligo di spending review per le Casse di previdenza private. La sentenza
“La scelta di privilegiare, attraverso il prelievo, esigenze del bilancio statale rispetto alla garanzia, per gli iscritti alla CNPADC, di vedere impiegato il risparmio di spesa corrente per le prestazioni previdenziali non è conforme né al canone della ragionevolezza, né alla tutela dei diritti degli iscritti, né al buon andamento della gestione amministrativa della medesima”. […]
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Previdenza. Cumulo per i professionisti. Si possono sommare in modo gratuito i contributi all’Inps e alle Casse
La legge di Bilancio prevede dal 2017 il cumulo gratuito dei periodi di contribuzione obbligatoria esteso anche alle Casse di previdenza dei liberi professionisti. Riteniamo che la disposizione risulterà molto attrattiva per tutti coloro che, durante il loro percorso lavorativo, hanno cambiato attività o comunque tipologia di contribuzione obbligatoria (si pensi ai lavoratori dipendenti che hanno poi aperto partita Iva e viceversa). Il cumulo gratuito risulta infatti molto vantaggioso rispetto alle due alternative oggi disponibili in caso di percorso lavorativo con contribuzioni diversificate: la ricongiunzione e la totalizzazione. Entrambi gli istituti tendono a rispettare un equilibrio finanziario e attuariale tra contribuzione versata e prestazione erogata: il primo richiede un versamento oneroso a copertura della riserva matematica individuale (in funzione dell’età e dei periodi da ricongiungere), il secondo utilizza il solo metodo contributivo incidendo pertanto sulla prestazione (rispetto al più vantaggioso pro-rata retributivo).
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Previdenza veterinari, la Corte dei conti promuove gestione economica dell’Enpav. Trend positivo nell’ultimo triennio
La gestione economica dell’Enpav, l’ente di previdenza e assistenza dei veterinari, ha fatto registrare un trend positivo nell’ultimo triennio con il patrimonio netto salito dai 365 milioni del 2012 (con un utile netto di 36 milioni) ai 405 milioni del 2013 (40 milioni l’utile netto) fino ai 449 ,6 del 2014 (44,4 l’utile netto). Lo rileva la Corte dei conti nella relazione sul controllo, secondo cui la gestione finanziaria nel 2014 si è chiusa con aumento dei ricavi di circa 6,9 milioni di euro (+6,65 %), da attribuire in gran parte, come per i precedenti anni, all’aumento del gettito contributivo di circa 3,4 milioni di euro (+3,75 per cento) derivante a sua volta dall’incremento del numero degli iscritti (+484 unità), nonché dall’aumento subito da alcune contribuzioni e dall’adeguamento perequativo. «Gli interessi e i proventi generati dal patrimonio mobiliare dell’Ente sono aumentati – continua la Corte dei conti – dai 13,7 milioni di euro del 2013 ai 16,1 milioni del 2014 (+17,3 per cento) grazie, soprattutto, alle plusvalenze generate dalla vendita di alcuni titoli detenuti in portafoglio».
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Dipendenti pubblici. Dall’Inps le istruzioni sulla proroga del passaggio al Tfr per aderire alla previdenza complementare
Dopo il nuovo accordo tra Aran e sindacati del 25 maggio scorso che ha confermato la possibilità per i dipendenti pubblici in regime di Tfs di esercitare fino al 2020 l’opzione al Tfr, anche l’Inps con il messaggio 2642 del 14 giugno fornisce le istruzioni in proposito. L’articolo unico dell’accordo, stabilisce che il termine precedentemente prorogato al 31 dicembre 2015, è ulteriormente differito al 31 dicembre 2020. Con l’occasione l’Inps richiama le principali norme che disciplinano il passaggio dal trattamento di fine servizio (Tfs) al trattamento di fine rapporto (Tfr). La facoltà di chiedere la trasformazione del Tfs in Tfr è stata introdotta dall’art. 59, comma 56, della legge 27 dicembre 1997, n. 449 al fine di favorire il processo di attuazione delle disposizioni in materia di previdenza complementare per i dipendenti pubblici. L’esercizio dell’opzione è stato disciplinato dall’art. 1 del Dpcm 20 dicembre 1999.