Alcuni ricercatori cinesi, che hanno analizzato i virus influenzali dal pollame nei mercati di uccelli vivi della Cina, hanno riferito di aver scoperto un nuovo ceppo di influenza aviaria, H5N9, che rappresenta un ibrido del virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità H5N1 e del virus umano H7N9.
Secondo quanto si legge nel loro rapporto pubblicato sul Journal of Virology lo scorso 17 giugno, nel 2013 gli autori hanno prelevato campioni da sette galline, una quaglia e un’anatra presso due mercati di Hangzhou, una città nella provincia di Zhejiang, dove si erano verificati casi umani di H7N9.
Dai campioni il team ha isolato 13 virus: 1 di tipo H5N1, 2 di tipo H5N9, 4 di tipo H9N2, 6 di tipo H7N9. Con il sequenziamento dell’intero genoma dei due H5N9 isolati, i ricercatori hanno determinato che l’emagglutinina (H) della proteina corrispondeva a quella di un tipo H5N1 isolato nel 2012 in Vietnam, mentre la componente neuraminidasi (N) derivava da un caso umano H7N9 isolato a Hangzhou. Hanno inoltre rilevato che la struttura del sito di clivaggio H è caratteristico dei virus altamente patogeni. I sei geni interni somigliavano a quelli dei virus H5N1, H7N9, e H9N2.
La patogenicità del nuovo virus è stata testata sui mammiferi, esponendo i topi a varie dosi. Alcuni topi esposti ai dosaggi più elevati sono morti, ma i topi che hanno ricevuto dosi più basse non si sono ammalati: gli autori hanno quindi concluso che il virus provoca bassa mortalità nei topi. Hanno anche scoperto che il virus non si è diffuso attraverso i topi infetti.
I ricercatori hanno determinato che il nuovo virus H5N9 preferisce i recettori cellulari noti come alpha 2,3 acido sialico, piuttosto che il recettore di tipo umano, chiamato alpha2,6. Questo potrebbe spiegare il motivo per cui il virus ha causato una bassa mortalità nei topi.
Nel rapporto si legge inoltre che nel 1996 in alcuni tacchini dell’Ontario è stato individuato un virus H5N9 ad alta patogenicità, mentre negli ultimi decenni nei germani reali e solo occasionalmente nei polli, sono stati isoltati ceppi di H5N9 a bassa patogenicità. Ma il nuovo virus è “totalmente diverso” da questi, dato che si tratta di “un virus altamente patogeno proveniente da sottotipi H5N1, H7N9, e H9N2. I mercati cinesi in cui si vendono uccelli vivi rappresentano un potenziale rischio di trasmissione per la salute pubblica e per il settore avicolo”.
Fonte World Poultry (da Unaitalia) – 30 giugno 2015