Qualità degli alimenti, costruzione del menù e assegnazione del servizio attraverso le gare d’appalto: Nas e ministero della Sanità presentano i risultati delle ispezioni svolte dai carabinieri tra 2015 e 2016. Su 2.678 controlli, 670 situazioni non conformi
di Michele Bocci. Una mensa scolastica su quattro in Italia ha problemi, di qualità del cibo, di costruzione del menù, di assegnazione del servizio attraverso le gare d’appalto. Oggi i Nas e il ministro alla Sanità, Beatrice Lorenzin, hanno presentato i risultati delle ispezioni svolte dai carabinieri tra il 2015 e il 2016. Ebbene, su 2.678 controlli sono state trovate 670 situazioni non conformi. Le strutture chiuse sono state 37 (1,4%), 101 le persone segnalate all’autorità giudiziaria e 487 all’autorità amministrativa. Alla fine i carabinieri hanno sequestrato 4.264 chili di alimenti. Chiusure e sequestri valgono 13 milioni di euro. Queste le violazioni penali contestate: frode in pubbliche forniture (58 casi), commercio alimenti nocivi (23), inadempienza in pubbliche forniture (15), alimenti in cattivo stato di conservazione (10), omissione e abuso d’ufficio (10), esercizio abusivo docenza scuola dell’infanzia (6). Dal punto di vista amministrativo sono state trovate soprattutto carenze igienico strutturali e mancate attuazioni del piano di autocontrollo (695 casi).
Sono stati fatti poi alcuni esempi dei risultati delle ispezioni. A Milano, in un centro cottura di una scuola elementare, sono stati sequestrati 36.500 articoli utilizzati per il servizio di ristorazione scolastica (tra cui piatti fondi) contenenti un additivo non consentito (fluororato). Ad Ancona sono stari trovati prodotti con caratteristiche diverse rispetto al capitolato d’appalto (congelati anziché freschi). Sequestrati 3.700 chili di carne privi di indicazioni per la rintracciabilità. “Il titolare – dicono i Nas – si approvvigionava di alimenti prossimi alla scadenza e, dopo averli riconfezionati, rietichettati con una nuova data di scadenza, indebitamente, li sottoponeva a procedura di congelamento per fornirli successivamente alle mense come freschi”. A Napoli dopo una apparente infezione alimentare presa da alcuni alunni di un istituto comprensivo, è stato denunciato l’amministratore di una ditta appaltatrice del servizio di refezione scolastica, per aver somministrato alimenti in stato di alterazione e nocivi.
Indagine Nas su mense scolastiche
I casi rilevanti
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Repubblica – 20 giugno 2016