Perché fare attenzione alle calorie quando basta mangiare 100 grammi di bacche di Goji al giorno? Perché — citando Stefania Ruggeri, nutrizionista del Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Cra-Nut), docente alla facoltà di Medicina di Tor Vergata — «migliorare il proprio stile di vita se c’è l’alimento che ti salva la vita? Peccato che non esiste: il “supercibo”, da solo, non funziona».
La verità è che la nutrizione è una materia complessa e diversa per ciascuno. Una cosa sappiamo: «Con una dieta equilibrata ricca di frutta e verdura — che sono un concentrato di alcune cose (antiossidanti, fibre, vitamine, minerali, acqua) e un basso contenuto di altre (calorie e grassi) —, niente è un “superfood”», spiega Laura Rossi, specialista in Scienze dell’Alimentazione e ricercatrice Cra-Nut. «Parlare di “superfood” significa fare l’errore di dividere i cibi in “buoni” e “cattivi”. Impegniamoci sulla h ealthy diet (dieta salutare) piuttosto che sull’ healthy food (cibo salutare)». Eppure la moda del momento, come racconta il Guardian , è riempirsi il piatto di toccasana dai nomi esotici o salvati dall’estinzione: «Le persone sono disorientate dall’offerta di cibo: da qui nasce il filone del “supercibo” e del “cibo-diavolo”» sintetizza Lucilla Titta, nutrizionista dell’Istituto Europeo di Oncologia, che ha collaborato al best seller di Eliana Liotta La dieta Smartfood (Rizzoli). Ma è una sintesi efficace per mettere sotto la lente i sette «supercibi» più in voga oggi.
1 settembre 2016