La Fnovi e i medici veterinari comportamentalisti avevano segnalato da tempo e in più occasioni i pericolosi metodi “educativi” di Cesar Millan, pericolosi non solo per i cani coinvolti ma anche e soprattutto per il tipo di messaggio culturale che viene così largamente diffuso tramite trasmissioni televisive.
L’obiettivo della professione medico veterinaria è quello di promuovere messaggi corretti riguardo la relazione tra gli animali e le persone.
Anche “Striscia La Notizia” si è occupata del problema con il servizio di ieri sera 2 gennaio e ha mandato in onda interessanti spezzoni dell’evento con immagini chiarificatrici della violenza sui cani, ed una esauriente intervista alla dottoressa Barbara Gallicchio, presidente di Asetra. La troupe di striscia aveva partecipato al convegno, voluto e organizzato da Asetra-Aiseab con il patrocinio dell’Ordine dei Medici Veterinari di Milano, “Chi ha paura di Cesar Millan” tenutosi a Milano lo scorso 2 dicembre, dove si è sottolineata la pericolosità dei metodi di Millan, metodi ormai superati e estremamente dannosi per il benessere dei cani e per la sicurezza delle persone.
In Italia in tema di gestione e cultura degli animali siamo un passo avanti: da noi i cani sono considerati, a ragione, esseri senzienti e a nessun proprietario responsabile verrebbe in mente di educarli spaventandoli a morte e provocando loro dolore; i medici veterinari sono promotori della visione critica sul metodo Millan e, più in generale, sulla diffusione mediatica di messaggi a volte fuorvianti senza alcun controllo super partes su produttori e conduttori di trasmissioni televisive.
autore: Ufficio stampa Fnovi – 3 gennaio 2013