Per l’Italia sembra ormai prossimo a concludersi l’incubo-aviaria. L’Europa ha infatti promosso le misure di prevenzione messe in atto nel nostro Paese dopo che alcuni allevamenti di pollame in Emilia-Romagna sono stati colpiti dal virus H7N7.
Bruxelles ha fatto sapere che, se entro la fine di settembre non dovessero scoppiare nuovi focolai, l’Italia sarebbe autorizzata a interrompere tutte le iniziative messe in campo finora per contrastare la possibile espansione dell’influenza aviaria.
PRESTO L’OK DELLA COMMISSIONE. Il Comitato europeo per la catena alimentare e la sicurezza animale ha esaminato l’evoluzione dell’epidemia e le misure di salvaguardia con cui è stata contrastata, concludendo che l’Italia ha agito correttamente. A breve la decisione potrebbe essere ufficializzata dalla Commissione europea.
LE CONDIZIONI PER USCIRE DALL’EMERGENZA. Le autorità sanitarie, per uscire dall’emergenza nel rispetto delle norme comunitarie, hanno circondato gli allevamenti colpiti dal virus con tre zone di salvaguardia che rappresentano altrettanti cordoni sanitari.
La prima è la zona ad alta protezione, nella quale sono inclusi tutti i focolai individuati, in cui i volatili vengono abbattuti e nessun movimento di pollame, né dei loro prodotti, è autorizzato.
La seconda area circonda la prima: qui le misure di prevenzione vengono mantenute ma in modo meno restrittivo.
Nella terza zona, invece, l’Europa ha accettato la messa in commercio di partite di pulcini di un giorno e uova da cova, a condizione che gli altri Stati membri e i Paesi terzi a cui dovessero essere inviate accettino di riceverle.
IMPORTANTE SCONGIURARE OGNI RISCHIO. A emergenza conclusa, dovrebbero essere calcolate le perdite per gli allevatori, che si preannunciano pesanti: su questo punto la Commissione europea ha fatto sapere all’Italia che è disposta ad anticipare già entro la fine del 2013 i soldi per coprire la parte dei danni che l’Ue sarebbe in grado di rifondere.
In questo momento però la priorità è rappresentata dal bisogno di chiudere con l’emergenza prima della fine di settembre, in modo da assicurare ai mercati che l’emergenza è stata definitivamente superata.
Ansa – 12 settembre 2013