La prestigiosa rivista medica sottolinea come l’eccessiva enfasi su grassi saturi animali – con le conseguenti restrizioni sul piano della dieta- abbia favorito un alleggerimento nei confronti di zuccheri.
Una moda: e come per tutte le mode, si finisce per abdicare alla verità a favore di consigli di comodo, magari utili per abbassare l’ansia, ma in definitiva, poco efficaci o addirittura controproducenti. E’ quello che sarebbe accaduto- stando ad un prestigioso editoriale pubblicato sul British medical Journal- una delle 5 più influenti riviste mediche globali- negli ultimi anni. Quando medici hanno cominciato a consigliare una estesa e generalizzata riduzione dei grassi saturi. E degli alimenti “simbolo” di questi stessi: bistecche e formaggi.
Se sicuramente un consumo eccessivo di prodotti di origine animale non è consigliabile, il risultato ottenuto dalla comunità medica, più o meno involontariamente, è stato quello di favorire una minore focalizzazione sul consumo di zuccheri semplici, relativamente “favoriti” (o bypassati) nei consigli nutrizionali per la popolazione . Con un aumento addirittura del rischio cardiovascolare.
In base all’autore dell’editoriale, Aseem Malhotra, i più recenti studi sulla popolazione di tipo prospettico hanno dimostrato non solo che la riduzione di introito di grassi saturi fosse legata ad un aumento di eventi cardiovascolari avversi; ma addirittura il contrario: i grassi saturi dimostrerebbero un qualche effetto protettivo. L’articolo è stato criticato, ma sicuramente è destinato a far riflettere. Non esiste un solo fattore di rischio per le malattie cardiovascolari. E un approccio equilibrato all’alimentazione, senza eccessive mitologie o demonizzazioni sembra essere la formula migliore per il mantenimento di buone condizioni di salute.
Sicurezza Alimentare Coldiretti – 24 ottobre 2013