Fuori casa dell’ottantaquattrenne E.N., che ha ucciso a colpi di bastone un gatto, ieri pomeriggio c’erano una trentina tra gli animalisti dei “Centopercento” e simpatizzanti. Ma anche tanta gente comune arrivata in via dei Sarin in compagnia dei loro amici a quattro zampe a contestare.
E c’è stato anche qualche vicino di casa che ha sostenuto a suo modo la protesta animalista rifocillando gli attivisti con bottiglie di acqua fresca. Invece tapparelle e scuri delle finestre chiuse: il pensionato probabilmente ieri pomeriggio si era barricato in casa. A monitorare la situazione c’erano i carabinieri di Montebelluna coordinati dal capitano Eleonora Spadati, gli uomini della Digos e la polizia municipale di Montebelluna. Non sono mancati i momenti di tensione a volte a rischio dello scontro fisico immediatamente evitato grazie all’intervento delle forze dell’ordine. Armati di megafono attivisti e simpatizzanti dalle 16 di ieri hanno presidiato via dei Sarin. Hanno affisso manifesti, urlato tutta la loro rabbia e lanciato carta igienica nel giardino dell’ottantaquattrenne colpevole di aver ucciso un gatto a bastonate. A incastrarlo con un filmato, pubblicato su Facebook, è stato un ventenne, Davide Carrer, che abita a pochi passi dall’abitazione dell’anziano. Il macabro episodio è avvenuto giovedì mattina scatenando l’inferno e la rabbia del mondo animalista. Prima con un blitz notturno i “Centopercento” hanno tappezzato la staccionata della casa del pensionato con dei manifesti condannando l’agghiacciante gesto. E ieri non gli hanno risparmiato nulla. «Vergogna, vergogna: sei un assassino», hanno urlato gli attivisti ma anche i tantissimi curiosi che hanno contestato ieri pomeriggio in via dei Sarin. «Il tuo giardino è sporco di sangue, chissà quanti gatti hai ucciso e seppellito qui», sottolineano i Centopercento, «tutti in città sanno cosa hai fatto: sei la vergogna dell’intero quartiere». Per il mondo animalista quello dell’anziano è stato «un gesto efferato ai limiti della crudeltà meriterebbe di andare a pulire i gattili». Era lo scorso giovedì mattina quando Davide con un suo amico stavano passeggiando in via dei Sarin. Il ventenne avverte dei rumori strani provenire dal giardino di casa dell’anziano. Ma quando si affaccia la scena davanti ai suoi occhi è tremenda. E.N. aveva prima legato attorno al collo del gatto, che era entrato nel suo giardino, uno spago e mentre con una mano lo teneva alzato con l’altra lo finiva sotto i colpi mortali di un bastone. Così nel bel mezzo del sit in c’è stato chi ha voluto difendere a spada tratta il pensionato giustificando il gesto «dovuto all’età: è una persona che ha fatto la guerra», spiega un giovane arrivato ieri pomeriggio in bicicletta in via dei Sarin che ha scatenato lo sdegno degli attivisti. Lo scontro è scattato subito e da quello verbale sarebbe bastato poco per passare a quello fisico prontamente evitato con l’intervento delle forze dell’ordine. L’anziano è stato denunciato per maltrattamenti di animali.
La Tribuna di Treviso – 28 luglio 2014