Non solo il manager e il camionista, arrestati sabato con un carico non autorizzato di latte, destinato chissà dove, ma anche il titolare dell’azienda di trasporti che avrebbe agito in precedenza. Salgono a tre gli indagati nell’ambito dell’inchiesta sui furti allo stabilimento delle Latterie Vicentine Spa a Bressanvido. E potrebbero non essere gli unici visto che le indagini dei carabinieri di Padova, che hanno effettuato anche una serie di perquisizioni, sono ancora in corso.
C’è tutta una rete illegale da smascherare, considerati i carichi di latte fatti sparire dalla sede della cooperativa, la cui destinazione non è ancora chiara. Un danno di decine di migliaia di euro, probabilmente centinaia, eppure non ci sono conferme: le bocche sono cucite. Gli ammanchi, è certo, venivano registrati da tempo, tanto che la direzione si era affidata ad un’agenzia investigativa privata. Sono almeno tre gli episodi riscontrati anche con foto e video, avvenuti tra ottobre e novembre: tre furti da 42mila euro, per oltre 900 quintali di latte spariti nel nulla, forse destinati all’estero.. Da quanto è emerso, infatti, il manager e l’imprenditore avevano già fatto sparire un carico la notte tra l’11 e il 12 ottobre. Il primo, come responsabile, aveva aperto le porte dello stabilimento al secondo, arrivato con un autoarticolato, ed entrambi avevano provveduto a riempire il serbatoio del mezzo con 300 quintali di latte, del valore di 15mila euro. Quattro settimane dopo, la notte tra l’8 e il 9 novembre, stessa scena, altri 300 quintali. Alla terza volta però non c’è il titolare, ma il dipendente. E fuori dalle Latterie ci sono i carabinieri ad attenderlo. Poi arrivano al manager, che fino all’ultimo avrebbe tentato di far passare per regolare il carico abusivo. I militari sequestrano anche dei soldi. Chi li aveva incassati? Chi consegnati?
Il Corriere del Veneto – 26 novembre 2014