Un cucciolo di 10 mesi cade in Adige: salvato dai pompieri. Poco prima di mezzogiorno in lungadige Catena uno Schipperke nero a passeggio con il padrone è finito in acqua: tutti i passanti col fiato sospeso
L’irresistibile istinto di cacciatore gli ha giocato davvero un brutto scherzo, complice probabilmente il troppo entusiasmo di cucciolo pieno di energie, sempre pronto a lanciarsi nelle piccole grandi avventure che un lungofiume, sia pure in piena città, offre. Ma per fortuna la vicenda di Skipper, un cagnolino di 10 mesi di razza schipperke, si è risolta con un lieto fine degno di una di quelle edificanti fiabe per ragazzi che oggi suonano un po’ fuori moda, ma che, quando accadono, ci stregano e ci fanno sentire tutti, improvvisamente, più buoni e solidali, e pieni di tenerezza verso l’innocenza dei nostri amici a quattro zampe.
Skipper ieri poco prima di mezzogiorno, mentre passeggiava sull’alzaia di lungadige Catena con il suo padrone, Emanuele Dal Bosco, che lo faceva sgambettare lanciandogli una pallina, ha visto un topo e si è dato all’inseguimento. Ma è scivolato e caduto in Adige: la corrente del fiume lo ha trascinato un po’, poi il cucciolo è riuscito a fermarsi «aggrappandosi» con le zampe all’argine, poco prima del ponte. Si tratta di un punto in cui non si può scendere a piedi, l’argine arriva direttamente dentro l’acqua e lì Skipper non toccava. Mentre il padrone chiamava i vigili del fuoco, i tantissimi veronesi che la domenica approfittano della chiusura al traffico di lungadige Attiraglio per correre, andare in bici o con i pattini e per passeggiare, vista la scena, hanno cominciato ad accorrere: mentre un paio di ragazzi tentavano addirittura di raggiungere il cagnolino scendendo dalla parte di ponte Catena che dà verso ponte Risorgimento, e mentre il signor Dal Bosco continuava a parlare con Skipper che, spaventato, uggiolava e ogni tanto mollava l’appiglio e sembrava finire sotto acqua, si è radunato un gruppo di persone fittissimo, con un tifo unanime per Skipper.
Nel giro di una decina di minuti ecco i vigili del fuoco: cinque uomini con due mezzi e canotto. Vista la situazione il caposquadra, senza perdere un istante, si è imbragato e calato lungo l’argine. Skipper, dapprima terrorizzato, poi via via convinto dalle parole e dai gesti del suo salvatore, si è lasciato prendere. Ancora un po’ di difficoltà per imbragare anche il cagnolino e riconsegnarlo nelle mani del suo proprietario, che, sudato e affannato, ha sollevato in braccio il suo piccolo compagno di passeggiare tra l’applauso sorridente di tutti.
«Dovevo per forza salvarlo: è il cagnolino di mia figlia Sofia, che ha 7 anni e oggi è rimasta a casa ma di solito viene con noi», ha spiegato il signor dal Bosco. Lo abbiamo richiamato ieri pomeriggio per avere notizie di Skipper: erano a passeggio, questa volta anche con Sofia, sul lago. Innocenza spensierata e smemorata dei cuccioli: Skipper ha già vinto la paura per l’acqua.
L’Arena – 1 ottobre 2012