Con la conversione del decreto Balduzzi è estinta ogni azione o processo relativo alla determinazione, pagamento, riscossione o ripetizione dei contributi. L’Onaosi è autorizzata a non avviare le procedure per la riscossione coattiva per crediti di importo inferiore a 500 euro. Con l’approvazione dal parte del Senato del ddl di conversione del decreto-legge si dà quindi anche uno stop alle controversie che hanno travagliato la vita dell’Onaosi. Secondo l’art. 14, commi 8 e 9, infatti, ”per il periodo 1/1/2003 – 21/6/2007 la misura del contributo obbligatorio alla Fondazione Onaosi è stabilita forfettariamente per ogni contribuente in 12 euro mensili per gli ultimi 5 mesi del 2003 e per il 2004, in 10 euro mensili per gli anni 2005 e 2006, e in 11 euro per il 2007.
Per il periodo 1/1/2003 – 1/1/2007 il contributo a carico dei nuovi obbligati è stabilita forfettariamente con gli stessi importi. Le somme versate alla Fondazione Onaosi per il periodo 1/1/2003 – 21/6/2007 sono trattenute dalla Fondazione a titolo di acconto dei contributi da versare. La Fondazione stabilisce la procedura, le modalità e le scadenze per l’eventuale conguaglio o rimborso.
Dall’entrata in vigore del decreto è estinta ogni azione o processo relativo alla determinazione, pagamento, riscossione o ripetizione dei contributi. L’Onaosi e’ autorizzata a non avviare le procedure per la riscossione coattiva per crediti di importo inferiore a 500 euro. Per gli anni successivi al 2007 è confermato, per la determinazione dei contributi dovuti all’Onaosi, quanto disposto dal decreto legge 1 ottobre 2007, n.159, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 novembre 2007, n.222”
Soddisfazione espressa a Perugia dal Presidente della Fondazione Onaosi, Serafino Zucchelli: «Il provvedimento colma il vuoto normativo prodottosi in seguito all’emanazione della sentenza della Corte Costituzionale n.190 del 5 giugno 2007 e sancisce, in maniera inequivocabile e definitiva, quale sarà il futuro rapporto tra i Sanitari Contribuenti e l’Ente. Io auspico che l’eliminazione del contenzioso contribuisca a pacificare il mondo per i professionisti sanitari e che il clima di rinnovata fiducia permetta alla Fondazione di dedicare tutte le sue forze al proprio compito istituzionale che consiste nell’assistere, nei momenti di maggiore difficoltà, i Sanitari italiani ed i loro familiari»
3 novembre 2012