Dal monitoraggio emerge che nei due anni in cui la pandemia ha messo l’accento sul tema dell’assistenza territoriale, solo una piccola parte dell’aumento di spesa è stato destinato alla medicina generale. La spesa pro-capite per assistenza di medicina generale e pediatri di libera scelta è infatti sì cresciuta, ma in tutte le Regioni – salvo che in Toscana – l’incremento si è mantenuto entro il 5 per cento.
«I due anni eroici che ha attraversato il Servizio sanitario hanno determinato in alcuni casi un aumento della variabilità sia tra Regioni che all’interno delle regioni che tra regioni», ha spiegato alla presentazione dei dati venerdì scorso la rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Sabina Nuti. «Oggi che abbiamo a disposizione risorse aggiuntive è il momento di lavorare per ridurre i gap. Sarebbe grave – conclude Nuti – se alla fine di questa fase ci trovassimo con un servizio sanitario che ha aumentato le diseguaglianze».