La 12° Commissione Igiene e Sanità del Senato si è pronunciata favorevolmente sul decreto del Ministero della Salute che attua la Direttiva 2013/31/UE. Il via libera è arrivato pur in assenza del prescritto parere della Conferenza Stato-Regioni. Quest’ultima avrebbe dovuto pronunciarsi il 29 aprile scorso, ma in quella seduta il tema non è stato trattato. L’Italia – in ritardo sul recepimento della Direttiva in questione- a gennaio ha ricevuto l’avviso di infrazione, con messa in mora, della Commissione Europea.
PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE IGIENE E SANITA’SULL’ATTO DEL GOVERNO N. 145
La Commissione, esaminato il provvedimento in titolo (d’ora in poi “provvedimento”);
considerato che il provvedimento è volto ad assicurare un più alto livello di tutela sanitaria e di benessere di cani, gatti e furetti, mediante la previsione di requisiti e condizioni sanitarie ad hoc per gli scambi tra paesi membri, ovvero le importazioni da paesi terzi, di tali animali;
viste le osservazioni non ostative formulate dalla 1a Commissione;
esprime parere favorevole, con le seguenti osservazioni:
- occorrerebbe sostituire – all’articolo 1, lettera b) del provvedimento, che novella l’articolo 10, comma 2 del decreto legislativo n. 633 del 1996 – l’espressione “veterinario abilitato” (ricorrente nella parte della novella relativa all’esame clinico nelle 48 ore precedenti la spedizione) con l’espressione “veterinario autorizzato”, essendo la nozione di veterinario abilitato non contemplata dal Regolamento (UE) 576/2013 e fonte di possibili equivoci, dal momento che tutti i medici veterinari iscritti ad un ordine provinciale sono abilitati all’esercizio della professione;
- la lettera e) dell’articolo 1 del provvedimento – che modifica l’articolo 17 del decreto legislativo n. 633 del 1996 – dovrebbe prevedere espressamente l’obbligo di munire di documento di identificazione cani, gatti e furetti, richiamando la lettera e) dell’articolo 10, paragrafo 1 del Regolamento (UE) 576/2013 (lettera che nell’attuale formulazione è pretermessa).
5 maggio 2015