Una vitella fra i 3 e i 4 quintali scappa dalla stalla e semina il panico tra la zona della Tabina e Caltana, nel comune di Santa Maria di Sala. Dopo oltre 5 ore viene sedata e rimessa nel camion. Per fortuna non ci sono stai feriti gravi, eccetto un brigadiere dei carabinieri e un veterinario che hanno schivato per un pelo una carica.
E una famiglia è stata “ostaggio” dell’insolito ospite in giardino finché non è stato addormentato. Impegnati, oltre ai militari, anche gli esperti dei servizi veterinari dell’Asl 13 e i colleghi dell’Asl 9 di Treviso, giunti sul posto con il calmante. Il bovino – erano circa le 8.30 – è scappato da un’azienda agricola in zona Tabina. La “fuggitiva” faceva parte di un gruppo di sei animali che doveva essere trasferito in stalla. Le prime cinque sono entrate senza problemi, la sesta non ne ha voluto sapere e, di colpo, si è allontanata. Lo ha fatto prima sfondando un cancello alto almeno 2 metri e mezzo e poi la sua corsa è finita nel giardino di una casa. Qui il bovino se l’è presa con un veterinario dell’Asl 13, caricandolo ma senza colpirlo. Nel giro di un’ora gli esperti erano riusciti a recuperare la vitella, facendola salire sul camion ma è riuscita subito fuggire. L’animale ha iniziato a girovagare per la campagna e le strade di Caltana, finendo sull’omonima via, al civico 137, casa dei Vecchiato. Uno dei componenti della famiglia ha aperto il cancello e fatto entrare il bovino, per evitare problemi alla circolazione. Un brigadiere, per mettere in salvo la famiglia dove c’erano pure una bambina e un anziano, si è visto venire addosso gli oltre 3 quintali e si è nascosto dietro a un albero: nella corsa, la vitella ha sfondato una rete, mentre il militare ha subito una leggera contusione alla gamba. Si è provato a prenderla con le buone, evitando potesse riversarsi su via Caltana; è stato fatto arrivare un camion con all’interno un altro bovino e si è messo del fieno a terra a far da “esca”: tutto inutile. La scelta finale era il sedativo; l’ambulanza veterinaria è arrivata da Treviso alle 13.30 e un quarto d’ora dopo un esperto è riuscito a sparare il sedativo e centrare l’animale.
Alessandro Ragazzo – La Nuova Venezia – 3 agosto 2015