La produzione nazionale di latte bovino – che nei primi mesi della campagna 2012/13 era balzata a un +3% rispetto alla produzione della campagna precedente – in questi ultimi mesi ha avuto una battuta di arresto, complice probabilmente il protrarsi degli effetti della siccità e della calura dei mesi estivi.
L’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) ha pubblicato i dati produttivi del mese di ottobre 2012: per il periodo aprile-ottobre a livello nazionale il quantitativo rettificato registra un incremento dell’1,50% rispetto allo stesso periodo della campagna precedente, in netta diminuzione rispetto al dato aggiornato a settembre (+ 1,95%). Il solo mese di ottobre 2012 ha fatto segnare un -1,34% rispetto all’analogo mese del 2011.
Non è ancora il caso di pensare che il pericolo sia scampato, anzi. Durante la scorsa campagna la produzione nazionale è rimasta entro la quota per poche migliaia di quintali e un piccolo scostamento ci metterà fuori dalla quota garantita nazionale. In caso di splafonamento scatterà il prelievo soprattutto per coloro che hanno prodotto latte in eccedenza del 6% rispetto alla propria quota aziendale.
ilpuntocoldiretti.it – 17 gennaio 2013