Dopo Putin e i suoi Labrador neri e Obama con il Cao de agua portoghese ‘Bo’, anche in Italia i cuccioli si rendono protagonisti, loro malgrado, della campagna elettorale 2013. Silvio Berlusconi si e’ mostrato pochi giorni fa con un cucciolo di Golden retriever, mentre ieri il premier uscente Mario Monti ha rilasciato un’intervista alle ‘Invasioni barbariche’ assieme a un ospite improvviso: un piccolo simil-Bichon.
Ma all’uso dei cagnolini in questi giorni di frenetica lotta all’ultimo voto “dovrebbe seguire, una volta formato il nuovo Governo, un reale interesse nei confronti del benessere animale”. A evidenziarlo il presidente del Comitato bioetico per la veterinaria, Pasqualino Santori.
“Prima ancora che dando impulso a nuove iniziative di legge – spiega Santori all’Adnkronos Salute – i futuri” componenti del Parlamento e del Governo “dovrebbero lavorare per creare la cultura e le condizioni di vita migliori per la buona convivenza fra uomo e animali, sia quelli domestici che quelli da allevamento. Spesso si ha un atteggiamento ‘di facciata’ nei confronti degli animali, che non corrisponde a quello reale. Sarebbe utile, invece, insegnare nelle scuole questa cultura, anche se sono gli adulti i primi ad averne bisogno”. Mostrando in televisione i cuccioli, poi, c’e’ sempre il rischio “di lanciare mode legate a una razza in particolare – fa notare l’esperto – e bisogna considerare che alcune hanno anche dei difetti morfologici creati dall’uomo” che possono creare sofferenza. Infine, “un cane portato all’interno di uno studio televisivo potrebbe subire stress. Certo, non uno stress imponente, ma ci si dovrebbe creare anche questa piccola remora”.
Adnkronos Salute – 8 febbraio 2013