Durante il vertice annuale del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (Unep) tenutosi a Nairobi è andata in scena una singolare forma di protesta contro lo spreco di cibo nel mondo.
La cena di gala alla quale hanno partecipato un centinaio di persone, tra ministri, funzionari e personalità provenienti da ogni parte del mondo prevedeva infatti portate preparate esclusivamente con alimenti scartati dai supermercati europei a causa del loro aspetto estetico non particolarmente invitante. E per la realizzazione del pasto gli chef hanno utilizzato ben 1600 chilogrammi di ortaggi e frutta che, solamente a causa della loro forma o della loro dimensione poco attraente diversamente sarebbero finiti tra la spazzatura. “Nessuna ragione economica, ambientale o etica può giustificare uno spreco di tale entità” ha commentato Achim Steiner, Direttore esecutivo dell’Unep.
Le Nazioni Unite stanno conducendo una intensa campagna di sensibilizzazione per ridurre gli sprechi alimentari nel mondo. Recentemente proprio il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, quello per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao) insieme a vari partner hanno lanciato il programma Think-Eat- Save, Reduce your Foodprint, (Pensa-Mangia-Salva, Riduci la tua impronta alimentare) rivolto principalmente ai consumatori, ai retailer , al settore della ristorazione e a quello alberghiero. Si tratta di adottare pochi semplici consigli che se messi in pratica –spiegano le Agenzie delle Nazioni Unite- potrebbero modificare tutti quei comportamenti che ogni anno portano alla perdita di 1,3 miliardi circa di tonnellate di cibo nel mondo. Ad esempio, i consumatori dovrebbero abituarsi a pianificare i pasti, a fare la lista della spesa prima di recarsi al supermercato in modo da evitare gli acquisti d’impulso, porre più attenzione a tutti quei trucchi di marketing che spingono ad acquistare più cibo del necessario. Al tempo stesso i rivenditori potrebbero offrire sconti per quei prodotti alimentari ormai prossimi alla scadenza ma ancora perfettamente commestibili.
Il sito internet http://www.thinkeatsave.org/ fungerà da piattaforma globale per il programma e servirà a raccogliere e condividere tutte le iniziative e le idee che verranno proposte per ridurre lo spreco di cibo e ad aiutare il mondo a costruire un futuro più sostenibile.
Sicurezzaalimentare.it – 22 febbraio 2013