Raccolta di firme tra i vicini di casa e altri amici di famiglia per chiedere l’allontamento del cane bull terrier che ha aggredito un bimbo di 7 anni a Fossalta di Piave. Ieri intanto, il piccolo è stato dimesso dall’ospedale di San Donà, dove era stato ricoverato d’urgenza e operato, ed è tornato a casa.
È ancora sotto shock per la paura e il trauma subito, ma è pienamente riuscita la delicata operazione chirurgica, eseguita all’ospedale di San Donà che ha consentito il recupero dell’orecchio preso a morsi dal cane. Sono guarite inoltre le ferite all’altro orecchio e alla coscia che era stata addentata dal cane, uscito da un cancello aperto ed entrato nel giardino dei vicini, dove stava giocano il piccolo, passando dall’ingresso del garage.La famiglia si è anche recata dal sindaco per chiedere aiuto in un clima di forte tensione. Sono già arrivati i funzionari dell’Usl per controllare il cane, come richiesto specificamente dalla famiglia del bambino. Ma già molti residenti e vicini di casa si sono mossi autonomamente per promuovere una raccolta di firme in cui si chiede l’allontamento del cane dopo la terribile aggressione.«Mi risulta che l’Asl 10 abbia chiesto ai proprietari del cane», spiega il padre del bambino, «che facciano il patentino previsto per i cani pericolosi. Se non lo facessere, dovrebbero portarlo via. In ogni caso abbiamo saputo di questa raccolta di firme che ci rincuora perchè ci fa capire che la gente, i residenti, i vicini, sono con noi dopo questa tragedia appena scampata che poteva avere esiti ben più tragici. Mia figlia di 12 anni ha paura e non riesce più a dormire dopo aver visto il cane che mordeva la testa del fratellino. Il piccolo aggredito dal cane è ancora sotto shock e non riesce a riprendersi dopo che a soli 7 anni ha vissuto quella terribile esperienza che, senza ombra di dubbio, ha lasciato un segno profondo soprattutto dentro di lui. Noi chiediamo giustizia e vorremmo anche la sicurezza di poter vivere senza essere blindati in casa con la pura che tutto questo possa ripetersi». Le origini della razza risalgono alla fine del XVIII secolo, quando fu creata in Inghilterra, con l’intento di dar vita ad un cane imbattibile durante i combattimenti tra animali, fu così che nacque il bull terrier, usato anche in Spagna per uccidere i tori dopo la corrida. Fu un allevatore di nome James Hinks, al quale probabilmente si deve la definizione della razza come oggi la conosciamo, che effettuò ulteriori incroci con il bulldog e con il White English Terrier: da questa selezione nel 1862 nacque quello che possiamo definire il primo vero esemplare di bull terrier, una femmina di nome Puss, che tuttavia non aveva ancora i tratti caratteristici del bull.
La Nuova Venezia – 23 febbraio 2013