Gli sono proprio andate di traverso le vongole del compagno Pietrangelo Pettenò (Federazione della Sinistra) all’amico del popolo Leo Padrin (Pdl). Di fronte all’emendamento scagliato in consiglio regionale dai banchi dell’opposizione per donare 2 milioni di euro a chi questi preziosi molluschi raccoglie, il focoso presidente della commissione Sanità minaccia di non votare il bilancio di previsione 2013.
E lo fa a modo suo, con un video postato sul proprio sito, nel quale dice basta alla «politica delle marchette». «Mercoledì riprende il consiglio regionale per il bilancio — dice Padrin al microfono — già arrivare alla seconda metà di marzo per discutere i conti dell’anno in corso non è cosa di cui essere orgogliosi. Ma il problema è l’emergenza sociale che sta colpendo moltissime famiglie e di fronte alla quale la scorsa settimana è passato un emendamento con cui si attribuiscono benefici pari a 2 milioni di euro a coloro che raccolgono le vongole. Nulla da dire sui vongolari, è grave che questo emendamento sia passato per la logica dell’aiutiamo quelli che mi votano. E’ un tempo finito — avverte il piediellino col mantello del moralizzatore — oggi bisogna decidere misure organiche per andare incontro a una crisi economica sempre più grave, che pesa sempre di più sulle persone più deboli. Non voterò un bilancio che non tenga presente queste necessità, se c’è un’emergenza come tutti dicono, vanno presentate misure e risposte straordinarie. Non c’è più tempo per le strategie politiche, le tattiche personali, siano esse di coalizione o di partito. Se il bilancio vuole essere una risposta vera, sincera e importante, deve lasciar perdere queste sciocchezze e quelle che normalmente vengono definite marchette. Al di là della parolaccia, tale termine rende bene l’idea di cosa significa vendere il bene comune per il bene particolare, l’interesse soggettivo, di chiunque esso sia».
Poi l’avvertimento finale e un’inattesa captatio benevolentiae: «Sono convinto che ci saranno altri consiglieri che la pensano come me e non si presteranno a nessun tipo di gioco. In fondo questa politica ha il compito importante di pensare all’interesse di tutti i cittadini, in momenti come questo tutto il resto viene dopo. I cittadini capiranno e sapranno distinguere le persone e i partiti e le coalizioni. E’ una battaglia dalla quale o si esce vincitori o non si esce, auguratemi in bocca al lupo, magari per iscritto».
Ecco, adesso si aspettano un sacco di auguri virtuali. E magari un sacchettino di vongole.
Michela Nicolussi Moro – Corriere del Veneto – 19 marzo 2013