Gli avvocati tagliano la lista dei testi, riducendola soltanto ad uno. Che sarà sentito all’udienza del 20 dicembre prossimo. È la novità emersa nel processo a carico di quattro dirigenti medici dell’Usl 9 di Treviso e ad un’infermiera, accusati di concorso in esercizio abusivo della professione.
A processo sono finiti Roberto De Nes, 57 anni di Belluno, Mario Francesco Messina, 62 anni di Castagirone, Cristina Bortoluzzi, 46 anni, di Vittorio Veneto, e Renato Andreazza, 59 anni di Pederobba: tutti si sono opposti ad un decreto penale di condanna. Così come l’infermiera Manuela Piccinini, 46 anni di Treviso. Il caso risale ad alcuni anni fa, dopo una serie di controlli dei Nas che stabilirono che sei infermieri, in forza all’Usl 9 non avevano i titoli per lavorare: non erano iscritti all’albo (Ipasvi) come invece prevede la legge, in particolare il decreto ministeriale del 14 settembre del 1994. I dirigenti medici, accusati di concorso nel reato per aver permesso che gli infermieri lavorassero senza titolo, sono i direttori del personale dell’Usl 9 che si sono succeduti nei quattro anni finiti sotto la lente della Procura (da marzo 2006 a giugno 2010).
La Tribuna di Treviso – 23 giugno 2013