Ponte obbligato per i veterinari del servizio pubblico. Domani, uffici e segreterie del Dipartimento Veterinario e del Distretto Sud Milano resteranno chiusi. Il personale è stato messo in ferie, per il ponte. La decisione è stata presa dalla direzione generale della Asl: «Sarebbe uno spreco tenere tutto aperto venerdì, un dispendio inutile di energie», spiega il dottor Walter Locatelli, che garantisce la reperibilità per le urgenze dei «servizi utili e indispensabili»).
Numerosi, però, sono i proprietari di quattrozampe (cani, gatti e furetti) che avevano preso appuntamento settimane or sono proprio per venerdì 16 agosto, per fare il passaporto europeo del peloso (12.23 euro) o aggiornarlo (l’espatrio prevede la registrazione dell’antirabbica sul documento ogni anno). Sono stati avvisati, ovviamente, e qualcuno s’è presentato allo sportello di viale Molise 66 (tel. 02 8578.9083) ieri mattina, mercoledì, unico giorno della settimana con accesso libero e dunque coda assicurata.
Potrà stupire i più, ma questo servizio non è certamente di quelli avvezzi a fare lunghi ponti e chiusure. Sorpresi dalla decisione, infatti, prima ancora degli utenti, ieri erano i dipendenti. «Dispendio di che? È estate, fosse inverno ma ora non consumiamo né gas né luce. Le persone viaggiano sempre più spesso con i propri animali e noi siamo abituati ad esserci sempre», hanno chiarito alcuni operatori. Da settimane, nell’unico giorno d’accesso libero al servizio vaccinazioni e passaporto, il mercoledì appunto, si registrano code impressionanti: un solo giorno e orari stringatissimi, 8.30-11.30 o 13.30-14.30, e in quell’angusto corridoio d’attesa dell’ufficio passaporti è inevitabile trovare in attesa decine di animali con i loro padroni. In media una sessantina. Ma anche di più, «molto più determinati e pazienti di quanto potrebbero essere in coda in un qualsiasi altro ambulatorio», fa notare una segretaria. In viale Molise, come negli altri distretti cittadini, è anche possibile eseguire microchippare cane, gatto o e furetti (12,23 euro il costo) e vaccinazioni, indispensabili per poter avere il passaporto. I milanesi rimasti in città, in compenso, non rimangono orfani. Sono una decina i pronto soccorsi veterinari privati aperti 365 giorni all’anno
Corriere di Milano – 16 agosto 2013