Secondo la Procura di Cuneo avrebbe fatto tutto da solo e non ci sarebbero altri veterinari coinvolti.
Il procuratore capo, Francesca Nanni ha dichiarato concluse le indagini, condotte in collaborazione con la Guardia di Finanza, che portarono all’arresto nel luglio 2012 del veterinario dell’Asl Cn1 G. R., addetto ai controlli sui bovini da allevamento che, in concorso con altre sei persone, fra i quali due allevatori, un tecnico e alcuni macellatori (non cuneesi), avrebbe taciuto e mentito circa l’uso di sostanze illecite dannose per la salute dei consumatori su animali allevati nel cuneese portati al macello. Finito agli arresti domiciliari, ora è libero.
Uno degli allevatori, I.P., è indagato con G.R. anche per corruzione e falso. Tra il 2007 e il 2011 secondo il nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Cuneo, avrebbe consegnato al veterinario 115 mila euro in tutto per garantirsi un trattamento di favore. Il denaro è stato restituito ed è sotto sequestro preventivo. Nei confronti dell’allevatore sono stati confiscati inoltre, in via cautelare, circa 469 mila euro, somma corrispondente al profitto che ne avrebbe tratto.
L’allevatore, grazie al veterinario compiacente, sarebbe stato avvisato in anticipo dei controlli sui suoi animali e avrebbe ottenuto la distruzione dei campioni di organi prelevati durante i controlli nei macelli in modo da evitare ulteriori analisi che avrebbero comprovato l’uso di sostante proibite.
Lo stesso I.P. era già stato assolto in due precedenti procedimenti davanti al tribunale di Cuneo per vendita di bovini trattati con sostante illecite.
Corriere.it – 30 ottobre 2013