Duro attacco dei vertici del Pd scaligero contro il direttore generale dell’Usl 22 Alessandro Dall’Ora. Ma attraverso di lui, anche all’Amministrazione comunale e a Flavio Tosi. Oggetto del contendere, l’abitazione di Dall’Ora, a Quinzano: una villa ricavata dalla ristrutturazione di alcuni ruderi.
Il Pd contesta l’intero intervento edilizio (su cui promette nuove battaglie future) ma punta il dito, adesso, contro il muretto di recinzione dell’edificio. «Su segnalazione di alcuni vicini – ha spiegato Elisa La Paglia – abbiamo fatto una serie di verifiche, scoprendo che quel muro ha invaso la strada, “mangiandosi” 50 centimetri di larghezza, per 200 metri di lunghezza». «In questo modo – ha aggiunto il deputato democratico Diego Zardini – il restringimento della strada, già disagevole e stretta, impedisce il passaggio delle auto dei residenti e del pulmino scolastico che ora deve affrontare pericolose manovre quando incontra un altro mezzo proveniente dalla pare opposta». «E chi ha effettuato quell’intervento – ha sottolineato Michele Bertucco – non è un cittadino qualsiasi, ma un amministratore pubblico di primo piano, leghista, amico del sindaco Tosi e candidato in passato a diventare assessore regionale alla Sanità, al posto di Luca Coletto».
La vicenda va avanti da anni (l’intervento in via Volte Maso 10, risale al periodo tra il 2008 e il 2012) e secondo il Pd «ad un primo sopralluogo i tecnici comunali riscontravano che il muro di recinzione era effettivamente più largo di quanto previsto dal progetto originario. Ci si sarebbe dunque attesi il ripristino delle condizioni di normalità. Invece da allora non è accaduto più nulla. Ad un’ulteriore richiesta di chiarimenti – ricorda La Paglia – gli uffici comunali non ravvisavano più alcuna anomalia in quanto il permesso a costruire sanato avrebbe dato la possibilità di intervenire anche sulla recinzione». Secondo La Paglia, però, «per la documentazione in nostro possesso c’è motivo per dubitare di quanto rilevano i dirigenti e resta da spiegare come sia possibile che una parte di una strada comunale possa essere fatta propria in questo modo». Alessandro Dall’Ora racconta da parte sua una storia diversa: «La strada è lì, non scappa, può essere controllata – dice il direttore dell’Usl 22. – Vero è che prima dei lavori molte automobili entravano nel campo di mia proprietà, ma questa è un’altra storia. Prima di rimettere a posto il vecchio muretto – continua Dall’Ora – abbiamo chiesto alla Circoscrizione un controllo preventivo, con tanto di fotografie e rilevazioni. Ci hanno detto che era tutto a posto. So che poi ci sono state alcune segnalazioni, in seguito alle quali sono stati fatti altri controlli. A me risulta sia tutto in regola. Chi la pensa diversamente, peraltro, può sempre rivolgersi alle autorità competenti, utilizzando gli strumenti esistenti. A meno che il problema sia invece solo quello di far di tutto per andare sui giornali».
Lillo Aldegheri – Corriere di Verona – 16 marzo 2014