Inchiesta sull’ex consigliere Pd Andrea Rossi, sospeso dal partito. I documenti sarebbero stati venduti per 300 euro
PADOVA – Tensione, sabato mattina, nella parrocchia della Santissima Trinità all’Arcella. Una pattuglia dei carabinieri è entrata nel patronato e un paio di uomini dell’Arma si sono diretti al bar. Dietro al bancone hanno trovato una cartella e l’hanno sequestrata.
Subito si è diffusa una forte preoccupazione tra il parroco e i fedeli, ma in realtà dopo qualche minuto si è appreso che la parrocchia è del tutto estranea all’improvviso blitz dei carabinieri. L’obiettivo dei militari è stato, ancora una volta, l’ex consigliere di Quartiere 2 del Pd Andrea Rossi. I carabinieri hanno acquisito e sequestrato 94 falsi libretti sanitari, indispensabili per maneggiare gli alimenti e aprire un bar. Andrea Rossi, laureato in Scienze Politiche, dipendente della Camera di Commercio, addetto alla sicurezza della scuola elementare “Gesù Maria” e all’interno del consiglio Pastorale della Santissima Trinità, è dai primi di ottobre indagato dal pm Sergio Dini per falso in atto pubblico della professione di biologo. Infatti secondo l’accusa si sarebbe spacciato per biologo e avrebbe organizzato tutta una serie di incontri con esercenti al fine di consegnare il libretto sanitario.
Il trucco era semplice. Andrea Rossi consegnava il libretto sanitario con il suo nome, ma il codice identificativo che rilasciava era dell’istituto zooprofilattico. Stesso codice identificativo che è stato trovato dai carabinieri anche nei 94 libretti sequestrati alla Santissima Trinità. A scoprire l’inganno, già a partire da settembre, è stato il direttore dell’istituto zooprofilattico Igino Andrighetto che ha segnalato ai carabinieri di Legnaro il raggiro subito da due baristi e proprio Andrighetto aveva dichiarato: “I certificati sanitari sono una cosa seria. Soltanto la Regione ha voce in capitolo per decidere a chi dare l’assenso per effettuare questi corsi di formazione. Mi appello a tutti coloro che hanno conseguito il documento dopo un corso effettuato con Andrea Rossi a rivolgersi alle forze dell’ordine per denunciare l’accaduto”.
Andrea Rossi poi nel 2010 è stato denunciato dal titolare cinese del bar ristorante “Pavoni” di Borsea in provincia di Rovigo. L’esercente a seguito di un controllo della guardia di finanza, si è accorto di avere in mano un falso libretto sanitario. Ora la posizione di Andrea Rossi si è aggravata ulteriormente. I carabinieri della stazione di Legnaro, che hanno in mano il caso, stanno indagando per capire a chi Rossi ha procurato le 94 tessere. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, i libretti sanitari sarebbero stati dati per l’organizzazioni di sagre. In particolare per quella della Santissima Trinità, ma anche di altre parrocchie sempre dell’Arcella. Gli uomini dell’Arma in queste ore stanno anche appurando a quanto Andrea Rossi avrebbe venduto i libretti. Indiscrezioni, confermate al momento da diversi parrocchiani della Santissima Trinità, porterebbero alla cifra di 300 euro per tutti i 94 libretti sanitari. Al momento però di questo non c’è certezza.
Lunedì 26 Novembre 2012 – Il Gazzettino