“Come i salmoni risalgono i fiumi controcorrente, le carenze delle politiche sanitarie della Regione Veneto fanno la strada per Roma a senso inverso, e vengono “scaricate” da Venezia al livello nazionale. L’incapacità di Zaia viene smistata da palazzo Balbi ai vari ministeri anche quando si sa, da mesi ormai, quanti tagli arriveranno e che fine faranno i soldi promessi, compresi quelli del 2008″.
Lo afferma, in una nota, Antonino Pipitone, consigliere regionale di Italia dei Valori, riferendosi ai 205 milioni di euro destinati alle infrastrutture sanitarie del Veneto congelati dal Governo. “Da chi ha promesso mari e monti quando sapeva che di soldi non ce n’erano, da chi ha detto che la politica è assunzione di responsabilità – prosegue il consigliere – ci saremmo aspettati risposte concrete. Dire adesso che chiederà “a gran voce che ci siano dati i soldi per i nuovi ospedali, a partire da quello di Padova, lascia il tempo che trova”. Secondo Pipitone “A proposito del nuovo ospedale di Padova, è ora che Zaia risponda alle sue stesse dichiarazioni, alla serie di annunci, snocciolati nei mesi scorsi, che ormai non coprono più nessun re, palesemente nudo alla prova dei fatti, cioè all’assenza di soldi”. “Ci sono stati tanti intoppi, non c’è un progetto finanziario, ci vorrebbe chiarezza, invece abbiamo numeri in libertà – afferma ancora Pipitone – ci vorrebbe un business plan preciso al centesimo, con cifre esatte e modalità plausibili. Forse è meglio mettersela via, dicendo a Zaia e compagni che la smettano di prendere in giro i padovani. Lavoriamo sul Policlinico esistente, miglioriamolo e facciamo manutenzione con le poche risorse che arrivano, senza più voli pindarici. Per il nuovo ospedale di Padova verranno tempi migliori. Questi, di certo, non lo sono”.
5 dicembre 2012