Un ceppo di listeria che ha già prodotto vittime in Danimarca, Germania e Italia continua a contaminare il salmone affumicato venduto in Europa. L’ultimo caso, si scopre ora, lo scorso mese
Aveva fatto rumore lo scorso anno, poi è rapidamente caduta nel dimenticatoio della stampa. Eppurela silenziosa ma persistente contaminazione da Listeria ha mietuto vittime dall’inizio del 2019. Con l’ultimo caso riportato lo scorso mese in Danimarca, emerge un quadro preoccupante e complesso di contaminazione del pesce che ha lasciato una scia di malattie e morti in più paesi europei. Sotto accusa il salmone affumicato, secondo le autorità, protagonista in tutti questi casi.
Una contaminazione che non conosce frontiere
L’ultimo episodio ha visto un cittadino danese vittima di questa infezione nel marzo 2024, portando il bilancio complessivo a ventidue persone malate e cinque morti nel corso dell’epidemia, i cui primi casi vengono fatti risalire al 2019. Da allora, il contagio ha continuato a diffondersi, sfuggendo alle reti di controllo
La maggior parte dei casi sono stati registrati in Danimarca, seguiti da episodi isolati in Italia e Germania. Nel marzo 2024, l’Italia ha segnalato due casi di listeriosi.
Lotta contro il tempo
Le indagini nazionali e internazionali hanno rivelato la presenza persistente del ceppo di Listeria all’interno della catena di produzione e distribuzione del pesce. L’analisi dei dati genomici ha evidenziato una stretta correlazione tra i casi di malattia e specifici prodotti contaminati, ma il punto esatto di contaminazione rimane sfuggente.
Le autorità sanitarie hanno risposto con una serie di azioni volte a contenere la diffusione dell’epidemia. Ispezioni, ritiri di prodotti contaminati, e miglioramenti nei protocolli di pulizia e sicurezza, ma l’incapacità di individuare e controllare completamente i punti di contaminazione continua a essere una sfida. Non vinta, come dimostra l’ultimo caso. E le dichiarazioni del Centro di controllo europeo per le malattie ECDC: “Nuovi casi potrebbero verificarsi nei paesi europei, in particolare tra le persone vulnerabili, fino a quando non saranno identificati i punti di contaminazione e saranno attuate misure correttive”.
Come proteggersi
Gli esperti dell’Efsa e dell’Ecdc affermano che sono necessarie ulteriori indagini per identificare l’origine della contaminazione. Ciò consentirà alle autorità nazionali di attuare misure di controllo mirate e azioni di mitigazione. Gli esperti raccomandano inoltre di seguire buone pratiche di produzione, norme igieniche e un controllo efficace della temperatura durante l’intera catena di produzione, distribuzione e conservazione degli alimenti, comprese le famiglie. Si consiglia ai consumatori di mantenere basse le temperature del frigorifero per inibire la potenziale proliferazione di batteri come la Listeria che potrebbero essere presenti negli alimenti pronti.