Inaugurata presso il Dipartimento di Scienze mediche veterinarie dell’Alma Mater, rientra nell’ambito del programma ufficiale della commemorazione del Centenario della Prima Guerra Mondiale.
Una mostra che permette di approfondire il rapporto tra esseri umani ed animali, che in questo conflitto ebbe un ruolo di grande rilevanza, se solo pensiamo all’utilizzo di cavalli, muli e, addirittura, dei ‘piccioni viaggiatori’, come mezzo di comunicazione.
“La Medicina Veterinaria nella Prima Guerra Mondiale”, la mostra inaugurata venerdì, nel corso di una cerimonia che ha visto la partecipazione di molte autorità Civili e Militari e docenti dell’Alma Mater. Giunta alla sua quinta tappa, dopo il successo riscontrato presso le Università di Napoli, Camerino, Perugia e Pisa, la mostra resterà aperta al pubblico, nell’aula E6 del Dipartimento di Scienze mediche veterinarie – DIMEVET, fino al 9 marzo.
All’evento di inaugurazione hanno partecipato il Vicario dell’Alma Mater Mirko Degli Esposti, il Col. Giuseppe Madia dell’Accademia Militare di Modena, il prof. Stefano Cinotti, Direttore Generale Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Lombardia ed Emilia Romagna, il Dott. Alessandro Zocca, Vice Presidente Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Bologna, Luca Lelli, Sindaco di Ozzano Emilia e Rappresentante dell’Area Metropolitana.
Tra gli interventi della giornata, quello della prof.ssa Alba Veggetti, già docente di Anatomia Veterinaria dell’Alma Mater, che ha ricordato gli studenti della Facoltà di Medicina Veterinaria di Bologna caduti durante la Grande Guerra.
Una mostra itinerante che rientra nel programma ufficiale della commemorazione del Centenario della Prima Guerra Mondiale e nasce dalla collaborazione tra il Servizio Veterinario dell’Esercito, la Società Italiana delle Scienze Veterinarie, l’Associazione Italiana di Storia della Medicina Veterinaria e della Mascalcia e il Museo di Scienze Veterinarie dell’Università di Torino.
Come un ideale “passaggio di testimone” la mostra itinerante interesserà tutti i Dipartimenti di Scienze Veterinarie italiani di 13 atenei, dopo Napoli, Camerino, Perugia, Pisa, Bologna sarà la volta di Parma, Milano, Torino, Bari, Messina, Padova, Sassari e Teramo.
5 febbraio 2018