Il bestiame geneticamente modificato potrebbe essere una soluzione pratica al problema della sicurezza del cibo. A sostenerlo è Jim Murray, esperto dell’Università della California secondo cui modificando geneticamente gli animali per renderli più sani l’efficienza degli allevamenti potrebbe aumentare.
“Con l’aumento della popolazione mondiale dobbiamo produrre più cibo – ha spiegato Murray – ma non avremo a disposizione più acqua o più terreni su cui produrre questo cibo”. Gli scienziati si stanno impegnando da tempo su questo fronte cercando alternative sostenibili alla carne. Lo scorso anno un gruppo di ricercatori olandesi ha presentato al mondo il primo hamburger prodotto in laboratorio. “La produzione di carne dal bestiame non è salutare per l’ambiente – ha sottolineato Mark Post, docente dell’Università di Maastricht che ha coordinato gli studi che hanno portato all’ottenimento della prima carne in provetta al mondo – alla fine non riuscirà a soddisfare la domanda mondiale e non è salutare per gli animali”.
A proposito della possibilità di risolvere il problema grazie agli animali geneticamente modificati, Murray ha puntualizzato: “Non credo che cambierebbe il modo in cui si allevano gli animali, ma se tutto andasse bene quello che potremmo fare con la scienza è rendere gli animali più efficienti, in modo che possano consumare meno risorse ambientali per produrre cibo”.
mangimiealimenti.it – 24 febbraio 2014