Il ministero della Salute fara’ parte dell’Osservatorio contro le aggressioni ai medici, promosso dall’Ordine dei Medici di Roma ”dopo l’ennesimo caso di violenza ai danni di un camice bianco in ospedale”.
Lo rende noto il presidente dell’Ordine provinciale di Roma, Mario Falconi, che si e’ incontrato con il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, per rappresentargli il ”forte disagio della categoria medica e individuare congiuntamente iniziative idonee a ridare serenita’ al lavoro dei camici bianchi, sempre piu’ stretti tra la paura di denunce e quella di aggressioni”.
Due i temi principali al centro del colloquio e oggetto di ampia analisi: la responsabilita’ professionale, direttamente connessa al dilatarsi del fenomeno della medicina difensiva (con le sue pesanti ricadute su spesa pubblica e liste di attesa) e le continue aggressioni subite dai medici nel territorio della Capitale.
Durante il confronto e’ stato concordato che l’Ordine, basandosi sugli studi e le iniziative gia’ realizzate in questi anni (il progetto ”Accordia”, l’Osservatorio sulla Responsabilita’ Medica-O.R.Me., la ricerca nazionale sulla medicina difensiva), fara’ pervenire al Ministro Fazio le proprie osservazioni per apportare ulteriori miglioramenti alla Legge Tomassini sulla conciliazione, unitamente a proposte utili alla discussione in corso sulle norme che attualmente regolano la responsabilita’ professionale del medico.
Sul problema della sicurezza, Falconi ha riferito al ministro l’esito della riunione svoltasi ieri mattina con il Questore di Roma, Francesco Tagliente, e la decisione congiunta di procedere alla costituzione all’interno dell’Ordine capitolino di un Osservatorio sugli atti di violenza, cui partecipera’ un dirigente della Questura. Fazio ha espresso apprezzamento e interesse per questa ulteriore iniziativa, confermando che anche il ministero della Salute vi prendera’ parte con un proprio rappresentante.
Al termine dell’incontro, Falconi ha espresso ”vivo ringraziamento per la grande attenzione del ministro Fazio a questi problemi della categoria medica e per la sua immediata disponibilita’ al confronto”.