Avrebbe maltrattato la sua bestiola, perchè non l´avrebbe curata nonostante i numerosi e gravi problemi di salute di cui soffre.
La procura ha avviato un´inchiesta a carico di Antonio Antonello, 71 anni, residente ad Arzignano in via Trento, proprietario di Lea, un pastore tedesco femmina che tiene in una sua proprietà nella zona di Thiene.
Il pensionato è stato iscritto sul registro degli indagati con l´ipotesi di maltrattamenti di animali; rischia una sanzione pecunaria, ma potrebbe farsi interrogare o presentare memorie difensive per chiarire la sua posizione e difendersi pertanto dalle contestazioni.
Antonello era stato segnalato in procura nell´agosto scorso, in seguito ad un controllo compiuto da guardie zoofile che avevano agito come ufficiali di polizia giudiziaria in seguito ad una segnalazione arrivata al comando. Di segnalazioni di questo genere ne arrivano quotidianamente alle associazioni animaliste con personale che ha la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria, ma anche ai carabinieri o alle polizie locali. Era stato verificato come Lea, il pastore tedesco avesse tutta una serie di disturbi di salute, che il proprietario non avrebbe curato, abbandonando – nella tesi accusatoria – il cane al suo destino. E cioè ad atroci sofferenze, che non avrebbe avuto ovviamente modo di limitare. Se Antonello invece lo avesse portato da un veterinario, lo avesse sottoposto a delle cure specifiche, gli avesse dato dei medicinali alcuni di quei problemi sarebbero giunti a soluzione e soprattutto Lea non avrebbe patito tutto il male di cui, secondo le guardie, era costretta a soffrire per l´ignavia del suo padrone. Questa ricostruzione è osteggiata dal proprietario dell´animale, che si difende con forza dalle contestazioni mosse dalle guardie e che avrà modo di spiegare al magistrato che cos´è realmente avvenuto
Il Giornale di Vicenza – 9 ottobre 2012